E’ possibile ottenere un risparmio fiscale sulle spese notarili e di intermediazione immobiliare? Con la giusta conoscenza e documentazione, puoi beneficiare di una detrazione Irpef che ti consente di recuperare una parte delle spese sostenute. Scopri come funziona e quali sono i requisiti da rispettare.
Nel dettaglio, le spese notarili detraibili riguardano quelle relative agli atti di mutuo per l’acquisto della prima casa. Puoi ottenere una detrazione del 19% su una spesa massima di 4.000 euro. Tuttavia, è importante sapere quali spese specifiche sono ammissibili, come l’onorario del notaio per la stipula del mutuo e le spese sostenute dal notaio per conto del cliente, come l’iscrizione e la cancellazione dell’ipoteca.
Tali spese devono essere correttamente indicate nel modello 730, nel Quadro E, Sezione I, Rigo E7.
Per quanto riguarda le spese di intermediazione immobiliare, è possibile ottenere una detrazione del 19% con un limite massimo di 1.000 euro. Tuttavia, ci sono alcuni requisiti da rispettare, come l’immobile acquistato che deve essere adibito ad abitazione principale e l’intermediario che deve essere riconosciuto ai sensi della legge n. 39/1989. Le somme pagate per l’intermediazione devono essere indicate nel modello 730, nel Quadro E, dai Righi E8 a E10.
È importante tenere presente che la detrazione per spese notarili e interessi passivi del mutuo non è cumulabile con quella spettante per la mediazione immobiliare. Inoltre, la detrazione per le spese notarili e interessi passivi del mutuo nel primo anno è soggetta a un tetto massimo di 4.000 euro. Eventuali eccedenze non potranno essere sfruttate negli anni successivi.
Ricorda di conservare tutta la documentazione necessaria, come fatture e ricevute di pagamento, per poter comprovare le spese sostenute in caso di controlli da parte dell’Agenzia delle Entrate. Consulta sempre un professionista fiscale per una corretta gestione delle detrazioni e per assicurarti di rispettare tutte le normative fiscali vigenti.
Approfitta di queste opportunità di risparmio fiscale e deduci correttamente le spese notarili e di mediazione immobiliare, ottenendo un vantaggio economico significativo.
Inoltre, è importante sottolineare che la detrazione per le spese notarili e interessi passivi del mutuo non concorre con quella spettante per altre detrazioni, come ad esempio quelle per ristrutturazioni edilizie o per interventi di riqualificazione energetica. Pertanto, è necessario valutare attentamente quali detrazioni siano più vantaggiose per te in base alle tue specifiche esigenze.
Infine, ricorda che la detrazione per le spese notarili e di mediazione immobiliare può essere richiesta nel modello 730 o nella dichiarazione dei redditi, a seconda del regime fiscale in cui ti trovi. Assicurati di compilare correttamente il modulo, indicando tutte le informazioni richieste e allegando la documentazione comprovante le spese sostenute.
Sfruttare la possibilità di detrarre le spese notarili e di mediazione immobiliare può rappresentare un notevole vantaggio fiscale per i contribuenti. Assicurati di essere a conoscenza dei requisiti e delle modalità di calcolo per ottenere correttamente la detrazione.
Nel contesto dell’acquisto della prima casa, è importante conoscere quali elementi non possono essere detratti dalla fattura del notaio. Ecco alcuni esempi:
- Oneri e spese accessorie: Sebbene i costi notarili possano essere detraibili, non tutte le spese accessorie sono ammissibili. Ad esempio, le spese di bollo, le spese di registrazione e le imposte di registro non sono deducibili.
- Costi di trasferimento di proprietà: Se la fattura del notaio include costi relativi al trasferimento di proprietà o diritti d’imposta, questi non possono essere detratti fiscalmente. Questi costi, come l’imposta di registro o l’imposta ipotecaria, sono considerati costi di acquisizione dell’immobile e non spese notarili deducibili.
- Spese per il contratto di compravendita: Le spese sostenute per la stipula del contratto di compravendita non rientrano nella categoria delle spese notarili deducibili. Si tratta di costi direttamente correlati all’acquisto dell’immobile e non sono ammissibili come detrazioni fiscali.
- Spese per atti diversi dall’acquisto della prima casa: Le spese notarili per altri tipi di atti, come donazioni, successioni o contratti di locazione, non possono essere detratte nel contesto dell’acquisto della prima casa. La detrazione si applica solo agli atti di mutuo per l’acquisto della prima casa.
È fondamentale consultare la normativa fiscale vigente e rivolgersi a un professionista fiscale per comprendere appieno quali spese notarili possono essere detratte e quali non possono. Un commercialista qualificato può fornire consulenza personalizzata sulla base della tua situazione specifica e delle leggi fiscali in vigore.
Indice:
Elenco degli oneri accessori acquisto casa detraibili con il modello 730
Scopri quali sono gli oneri accessori che puoi detrarre con il modello 730 del 2021. Nelle istruzioni, vengono indicati i seguenti oneri detraibili al 19% da inserire nei righi E7 e nei codici da 8 a 11, dai righi E8 a E10:
Oneri accessori necessari alla stipula del contratto di mutuo, come le spese per variazioni del cambio su mutui in valuta estera, le commissioni per l’intermediazione, gli oneri fiscali (compresa l’imposta per l’iscrizione o cancellazione di ipoteca e l’imposta sostitutiva sul capitale prestato), la provvigione per scarto rateizzato, le spese di istruttoria, notarili e di perizia tecnica, e le penali per anticipata estinzione del mutuo.
Le spese notarili detraibili includono l’onorario del notaio per la stipula del contratto di mutuo (ad esclusione di quelle per il contratto di compravendita) e le spese sostenute dal notaio per conto del cliente, come l’iscrizione e la cancellazione dell’ipoteca.
Ricorda che la detrazione spetta al contribuente acquirente e intestatario del contratto di mutuo, anche se l’immobile è destinato ad abitazione principale di un familiare.
Elenco delle spese per l’acquisto casa non detraibili
Non sono detraibili le seguenti spese:
- Spese di assicurazione dell’immobile, in quanto non sono necessarie per il contratto di mutuo.
- Oneri notarili per il contratto di compravendita.
- Imposte di registro, IVA, imposte ipotecarie e catastali connesse al trasferimento dell’immobile.
Inoltre, non sono detraibili gli interessi pagati per aperture di credito bancarie, cessioni di stipendio e altri finanziamenti diversi dai contratti di mutuo. Anche gli interessi relativi a prefinanziamenti per l’acquisto di un mutuo ipotecario non sono detraibili al 19%.
Detrazione delle spese notarili solo in caso di mutuo e/o ipoteca
La detrazione delle spese notarili si applica solo nel caso di acquisto di un immobile tramite mutuo. Pertanto, le spese notarili sostenute per l’acquisto della prima casa non sono detraibili se non è stato stipulato un mutuo.
Se il contribuente ha costituito un deposito presso il notaio nell’anno di acquisizione dell’immobile e riceve la fattura del notaio nell’anno successivo, le spese sono detraibili utilizzando il criterio di cassa. Le spese notarili per l’acquisto della seconda casa non sono detraibili al 19%.
Detrazione fiscale per gli oneri accessori sull’acquisto di una casa con il modello 730
Nelle istruzioni del modello 730, relativo alla dichiarazione dei redditi, vengono fornite indicazioni precise riguardo alla detrazione del 19% per gli oneri accessori legati all’acquisto di una casa. Questa detrazione va indicata nei righi E7 e nei codici 8, 9, 10 e 11 dei righi da E8 a E10.
Quali spese possono essere detratte? Gli oneri accessori ammissibili per la detrazione sono le spese necessarie per la stipula del contratto di mutuo. Questi includono:
- L’importo delle maggiori somme pagate a causa delle variazioni del cambio per mutui stipulati in valuta estera.
- La commissione spettante agli istituti per l’intermediazione del mutuo.
- Gli oneri fiscali, tra cui l’imposta per l’iscrizione o la cancellazione dell’ipoteca e l’imposta sostitutiva sul capitale prestato.
- La cosiddetta “provvigione” per scarto rateizzato.
- Le spese di istruttoria, notarili e di perizia tecnica.
- Le penali per anticipata estinzione del mutuo, e così via.
È importante sottolineare che le spese notarili detraibili comprendono sia l’onorario del notaio per la stipula del contratto di mutuo (ad eccezione di quelle relative al contratto di compravendita), sia le spese sostenute dal notaio per conto del cliente, come l’iscrizione e la cancellazione dell’ipoteca.
La detrazione per gli interessi passivi sui mutui ipotecari va indicata nel rigo E7 e nel codice 8, facendo riferimento alla sezione “Oneri detraibili” della Certificazione Unica ai punti da 341 a 352, con i codici onere 7 e 8.
Si ricorda che per “abitazione principale” si intende l’immobile in cui il contribuente o i suoi familiari dimorano abitualmente. Pertanto, la detrazione spetta al contribuente acquirente e intestatario del contratto di mutuo, anche se l’immobile è adibito ad abitazione principale di un familiare (coniuge, parenti entro il terzo grado e affini entro il secondo grado).
Tuttavia, non tutte le spese legate all’acquisto di una casa sono detraibili. Non è possibile detrarre:
- Le spese di assicurazione dell’immobile, poiché non sono considerate necessarie rispetto al contratto di mutuo.
- Le spese relative all’onorario del notaio per la stipula del contratto di compravendita.
- Le imposte di registro, l’IVA e le imposte ipotecarie e catastali connesse al trasferimento dell’immobile.
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