Come risparmiare sulle imposte

Un’organizzazione strategica delle finanze unita ad un’accurata pianificazione fiscale può portare a notevoli risparmi fiscali, spesso quantificabili in decine di migliaia di euro. Elementi cruciali da prendere in considerazione includono la pianificazione pensionistica e la gestione del patrimonio immobiliare.

Ottimizzando la relazione tra retribuzione e dividendi, gli imprenditori possono realizzare consistenti risparmi, così come tramite una pianificazione adeguata per la successione aziendale.

In genere poi, l’opzione di tassazione forfettaria comporta pagamenti fiscali inferiori. Questo regime consente di versare il 5% di tasse per i primi 5 anni dall’apertura della Partita IVA e il 15% nei successivi. I costi sono stimati in modo forfettario calcolati attravero il cosiddetto coefficiente di redditività, variabile in base all’attività svolta.

  • Ad esempio, se il tuo incasso è di 20.000 € con un coefficiente del 78%, pagherai tasse solo su 15.600€ (20.000€ x 78%).

L’opzione forfettaria risulterà vantaggiosa se i costi effettivi sono pari o inferiori a quelli stimati forfettariamente dallo Stato.

Tuttavia, in alcune situazioni, il regime ordinario potrebbe essere più conveniente, specialmente se prevedi spese significative per la gestione della tua attività. Questo regime consente una tassazione più alta, ma offre l’importante possibilità di dedurre le spese sostenute per l’attività.

Il calcolo delle tasse nel regime ordinario è basato su:

  • guadagni totali – spese aziendali – contributi versati l’anno precedente: il risultato è soggetto a un’IRPEF che varia dal 23% al 43%, a seconda del tuo reddito.

Indice:

 

E’ possibile ridurre l’onere tributario?

come pagare meno imposteIn considerazione dell’obbligo fiscale a cui è sottoposto ogni contribuente, soprattutto chi gestisce un’attività imprenditoriale, sorge la legittima domanda su come sia possibile mitigare il peso delle tasse.

In alcuni scenari, la necessità di risparmiare su tasse onerose diventa cruciale per preservare sé stessi e il proprio business.

Naturalmente, l’obiettivo è pagare meno tasse in modo legale. Nessuno desidera incorrere in atti illeciti fiscali, evitando evasioni o elusioni fiscali!

Il pagamento delle imposte, infatti, contribuisce a garantire alla macchina statale la capacità di offrire servizi a tutti i cittadini, un aspetto che in altri Paesi potrebbe non essere altrettanto garantito.

Quindi, come procedere?

Vediamolo insieme: di seguito alcuni suggerimenti per ridurre legalmente le tasse. Ecco le  strategie interessanti per pagare meno tasse:

  1. Operare come Società a Responsabilità Limitata (Srl)
  2. Organizzare viaggi di lavoro e ottenere rimborsi
  3. Utilizzare buoni pasto e scaricarli al 100%
  4. Registrare il tuo marchio personale e ricevere royalties mensili
  5. Sfruttare al massimo il principio di inerenza
  6. Ridurre le tasse in busta paga

Con queste strategie, potrai ottenere notevoli vantaggi economici fin da subito: avrai più liquidità a disposizione, potrai permetterti acquisti e investimenti precedentemente inaccessibili e liberarti del gravoso dovere tributario verso lo Stato.

 

Abbandonare ditta individuale, SNC e SAS a favore di una SRL

La scelta del regime fiscale rappresenta il primo passo per ottimizzare il carico fiscale. Questo, ovviamente, non si applica se beneficiale al regime forfettario, che richiede un approccio separato.

In tutti gli altri casi, è fondamentale disporre degli strumenti più idonei per progettare il miglior piano fiscale. Di conseguenza, è opportuno evitare soluzioni in cui le imposte sono calcolate a scaglioni e non offrono alcuna protezione patrimoniale.

In questo contesto, le ditte individuali e le società di persone risultano rischiose e inefficienti. La raccomandazione è dunque di considerare la trasformazione dell’azienda in una Società a Responsabilità Limitata (SRL).

 

Viaggiare per lavoro e ottenere rimborsi

Attualmente, la creazione di reti è essenziale per qualsiasi attività. Grandi imprese e professionisti di successo hanno costruito solidi network che hanno favorito la loro crescita e posizionamento nel mercato.

Le relazioni commerciali sono cruciali, specialmente in un’epoca di smart working e lavoro remoto. Le trasferte, ovvero i viaggi di lavoro al di fuori del comune, offrono l’opportunità di guadagnare considerevoli indennità aziendali completamente deducibili e, per chi le riceve, esenti da tassazione fino a un massimo di 46,48 € al giorno (77,46€ se all’estero).

Organizzare viaggi di lavoro può permetterti di guadagnare personalmente fino a 15.000 € esenti da tasse e di risparmiare fino a 5.000 € in imposte per ogni fruitore.

 

Acquistare buoni pasto e dedurli al 100%

Spesso si pensa che i buoni pasto siano un beneficio riservato alle grandi aziende, ma questa concezione è errata. I buoni pasto sono utilizzabili ovunque e possono essere dedotti fino a un massimo di 3.000 € all’anno.

Questo vantaggio è esteso a dipendenti, amministratori e soci lavoratori. I buoni pasto sono deducibili al 100%, offrendo un beneficio diretto completamente detassato. Pertanto, attivarli rappresenta una mossa vantaggiosa.

Nota bene: non tutti i buoni pasto sono deducibili, quindi è necessario fare attenzione!

 

Registrare un marchio personale e ricevere royalties mensili

Sapevi che puoi monetizzare la tua notorietà e autorità attraverso il tuo brand? Molte aziende adottano questa strategia: costituiscono una società madre in una giurisdizione fiscale favorevole e società figlie operanti in mercati ad alto carico fiscale, pagando cifre considerevoli per l’uso del marchio principale.

Registrando un marchio a tuo nome, è possibile percepire royalties mensili, tassate al massimo del 15%, esenti dai contributi INPS e deducibili per l’azienda. Questo approccio offre un doppio vantaggio: benefici personali per il socio e una riduzione della base imponibile per l’azienda.

 

Il principio di inerenza

Spesso, le partite IVA trascurano una gestione accurata dei costi associati alla propria attività. Le partite IVA affrontano diverse spese (come biglietti del treno, aggiornamenti professionali, pranzi al ristorante, rifornimenti di carburante, solo per citarne alcuni) che potrebbero avere importi individuali apparentemente modesti ma, sommati alla fine dell’anno, possono costituire un ammontare significativo.

Per poter detrarre tali costi come oneri deducibili dal reddito, è essenziale che il lavoratore autonomo titolare di una partita IVA abbia effettivamente sostenuto il costo e possa documentarlo attraverso una fattura o un “documento commerciale”, come uno scontrino con l’indicazione della partita IVA del professionista.

I professionisti possono detrarre dal reddito imponibile tutte le spese sostenute nell’esercizio della propria attività e strettamente connesse ad essa.

Queste spese includono, ad esempio:

  1. L’acquisto di libri e riviste professionali.
  2. Corsi di aggiornamento professionale.
  3. Acquisto di materiale di cancelleria e valori bollati.
  4. Costi per lavoro dipendente e prestazioni di lavoro autonomo occasionale.
  5. Acquisto di beni strumentali per l’esercizio dell’attività professionale.

 

Come ridurre le tasse in busta paga

Ogni mese, una parte della busta paga viene trattenuta per coprire le tasse, responsabilità a cui provvede il datore di lavoro agendo come sostituto di imposta per i dipendenti.

Le trattenute obbligatorie mensili per i lavoratori dipendenti includono:

  • Contributi previdenziali Inps a carico del lavoratore
  • Trattenute Irpef
  • Addizionali Irpef regionali e comunali
  • Contributi Inail

Per ridurre l’onere fiscale, i lavoratori dipendenti possono richiedere l’accesso alle detrazioni fiscali sull’Irpef, presentando una dichiarazione dei redditi con tutte le informazioni sui guadagni dell’anno precedente.

Attraverso le detrazioni fiscali, è possibile ottenere sconti sulle tasse o ricevere un credito aggiuntivo in busta paga. Le detrazioni fiscali offrono diversi vantaggi, in particolare per:

  • Spese sanitarie
  • Spese sanitarie per familiari non a carico con patologie esenti
  • Spese sanitarie per persone con disabilità
  • Acquisto e riparazione di veicoli per persone con disabilità
  • Acquisto di cani guida
  • Interessi per mutui ipotecari sull’abitazione principale
  • Interessi per mutui ipotecari per la costruzione dell’abitazione principale
  • Interessi per prestiti o mutui agrari
  • Spese di istruzione
  • Spese di istruzione universitaria
  • Spese funebri
  • Spese per addetti all’assistenza personale
  • Spese per intermediazione immobiliare
  • Canoni di locazione per studenti universitari fuori sede
  • Erogazioni liberali per calamità pubbliche o eventi straordinari
  • Erogazioni liberali a società sportive dilettantistiche
  • Erogazioni liberali a società di mutuo soccorso
  • Erogazioni liberali a favore di associazioni di promozione sociale
  • Spese per beni soggetti a regime vincolistico
  • Erogazioni liberali per attività culturali ed artistiche
  • Erogazioni liberali per enti operanti nello spettacolo
  • Erogazioni liberali per fondazioni operanti nel settore musicale
  • Spese veterinarie
  • Spese per interpretariato per soggetti sordi
  • Erogazioni liberali a istituti scolastici
  • Contributi versati per i familiari a carico per il riscatto degli anni di laurea
  • Spese per rette di asili nido sostenute dai genitori
  • Erogazioni liberali al Fondo per l’ammortamento dei titoli di Stato
  • Premi per assicurazioni sulla vita e contro gli infortuni
  • Premi per assicurazioni per la tutela delle persone con disabilità grave
  • Premi per assicurazioni per il rischio di non autosufficienza
  • Spese per abbonamenti ai servizi di trasporto pubblico
  • Premi per assicurazioni contro eventi calamitosi relative a unità immobiliari ad uso abitativo
  • Spese mediche per minori o maggiorenni con disturbo specifico dell’apprendimento (DSA)
  • Erogazioni liberali in denaro alle organizzazioni non lucrative di utilità sociale (ONLUS)
  • Erogazioni liberali in denaro a favore dei partiti politici
  • Canoni di leasing di immobili adibiti ad abitazione principale
  • Spese relative a diversi bonus per la casa: superbonus 110%, bonus facciate, ecc.
  • Spese per erogazioni liberali.
   

Pagare Meno Tasse

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