Visura catastale: cos’è e come ottenerla?

Scritto da Omar Cecchelani in Immobili

La visura catastale è un documento che riporta una serie di dati relativi a un bene immobile e alla persona fisica o giuridica titolare dei reali diritti di proprietà o godimento sul bene stesso.

Nello specifico, la visura catastale ci permette di consultare atti e documenti al fine di acquisire le seguenti informazioni:

  • dati identificativi e reddituali relativi al bene immobile, sia esso un fabbricato oppure un terreno;
  • dati anagrafici della persona, fisica o giuridica, intestataria del bene immobile.

Inoltre, abbiamo la possibilità di visionare:

  • la mappa catastale per ottenere i dati anagrafici del terreno;
  • la planimetria dell’unità immobiliare urbana;
  • le schede monografiche dei Punti Fiduciali;
  • il disegno in scala dell’edificio (elaborato planimetrico);
  • gli atti di aggiornamento catastale.

I dati catastali sono pubblici, pertanto ognuno di noi può consultarli liberamente dovendo solo versare i tributi richiesti e rispettando le regole imposte dalla normativa vigente. Fa eccezione la consultazione delle planimetrie che, invece, spetta ai soli titolari dei diritti reali sull’immobile o coloro che sono stati delegati.

Ricordiamo che il titolare, anche in parte, del diritto di proprietà o reale di godimento del bene immobile può effettuare la cosiddetta consultazione personale. In questo caso il soggetto beneficia dell’esenzione dei tributi sugli immobili dei quali risulta intestatario presso l’archivio catastale.

Indice:

 

Formato visura catastale storica

Altro aspetto da evidenziare è la possibilità di richiedere la visura storica sia in formato analitico che sintetico. Nel primo caso viene impiegato il layout grafico introdotto a seguito del passaggio dal vecchio sistema catastale al nuovo Sistema Integrato Territorio (SIT).

La visura sintetica, invece, viene rilasciata in un formato tabellare uguale a quello che possiamo ottenere tramite il software Scrivania del Territorio.

 

Superficie catastale dell’immobile

A partire dal 9 novembre 2015 la visura di un fabbricato urbano regolarmente iscritto al catasto e con allegata relativa planimetria, contiene anche la superficie catastale dell’unità immobiliare.

Il titolare può richiedere la rettifica del valore riportato oppure, qualora mancante negli archivi catastali, di aggiungerlo corredando una planimetria già presente nel database.

 

Come e dove richiedere la visura catastale

visura catastale gratisPer consultare le informazioni riguardanti immobili ubicati sul territorio nazionale e archiviate nella banca dati del catasto, dobbiamo compilare e presentare un modulo di richiesta presso:

  • l’ufficio provinciale del territorio competente;
  • gli sportelli del catasto decentrato attivi in Comune, Associazione o Unione di Comuni, nonché Comunità Montane.

In alternativa è possibile inviare la richiesta per via telematica attraverso i servizi messi a disposizione sul portale dell’Agenzia delle Entrate.

Presso uffici e sportelli, per la consultazione dei dati è necessario prendere appuntamento, mentre la visura viene rilasciata in formato cartaceo il giorno stesso della richiesta. Inoltre, solo in un Ufficio provinciale – Territorio è consentito consultare atti storici del catasto non informatizzati. Effettuando la richiesta online, la visura invece viene inviata in file PDF.

Di solito, i dati richiesti sono già presenti nel database del catasto, di conseguenza l’addetto rilascia un documento in carta libera con riportato solo l’esito della ricerca. Tuttavia, è possibile richiedere di visionare i documenti cartacei archiviati e prendere appunti sulle informazioni.

 

Costi

Il rilascio della visura catastale è un servizio che prevede il pagamento di specifici tributi, fermo restando i casi d’esenzione previsti da speciali disposizioni normative.

La visura è gratuita per chiunque detenga sul bene immobile diritti di proprietà, uso e abitazione, enfiteusi, di superficie e di servitù.

In tutti gli altri casi è necessario versare:

  • 1,35 euro ogni 10 unità immobiliari o frazioni di 10, per ottenere la visura per soggetto;
  • 1,35 euro per la visura storica o attuale di un’unità immobiliare;
  • 1,35 euro per la visura della mappa.

 

Modalità di ricerca dei dati

Per ricercare le informazioni relative a un determinato periodo, è possibile adottare modalità di ricerca per:

  • immobile;
  • soggetto;
  • partita

Il periodo di riferimento può essere attuale se relativo alla situazione catastale corrente oppure storico se, invece, coinvolge ogni situazione relativa al periodo richiesto.

 

Ricerca per immobile

La ricerca si basa su:

  • identificativo catastale dell’unità immobiliare (memorizzato all’interno della banca dati del Catasto dei Fabbricati) o del terreno (archiviato nella banca dati del Catasto dei Terreni);
  • indirizzo dell’immobile, effettuando la ricerca solo nel database del Catasto dei Fabbricati.

 

Ricerca per soggetto

In questo caso la chiave di ricerca prende in considerazione i dati relativi al titolare o ai titolari del bene immobile, contenuti nell’archivio del Catasto dei Terreni e dei Fabbricati.

Se l’intestatario è una persona fisica si effettua la ricerca inserendo nome, cognome, sesso e codice fiscale. Viceversa, se si tratta di una persona giuridica basta la sede legale e il nome della società.

 

Ricerca per partita

Questo metodo è quasi completamente in disuso e si basa sulla partita, vale a dire un numero utilizzato per identificare un insieme di immobili su cui detengono, nello stesso tempo, diritti i medesimi soggetti (ditta catastale).

Per cui consultare le banche dati del Catasto dei Terreni o del Catasto dei Fabbricati impiegando come chiave di ricerca la partita, ottenendo come risultato le informazioni relative a tutti gli immobili detenuti dalla stessa ditta catastale.

 

Identificativi catastali del bene immobile

In fase di ricerca all’interno degli archivi è richiesto l’inserimento degli identificativi catastali. Alcune informazioni possono essere poco intuitive, per cui ecco una serie di chiarimenti:

  • comune catastale: i confini del comune catastale, solitamente, coincidono con quelli del Comune amministrativo, pertanto possiamo inserire la sigla di quest’ultimo. A tal proposito il codice è costituito dai 4 caratteri che vanno dal 12° al 15° del codice fiscale. In alcune realtà territoriali, a causa della variazione dei confini comunali, oppure a seguito della nascita di nuovi Comuni, potrebbe essere richiesto proprio il codice del Comune catastale. In questi casi possiamo avvalerci del servizio online Consultazione Archivio Comuni e Stati Esteri;
  • particella: la particella è un dato obbligatorio e viene spesso chiamata anche numero di mappa o mappale. Solitamente è identificata da un numero allo scopo di rappresentare una parte di terreno, o l’immobile compreso di eventuali aree di pertinenza;
  • subalterno: questo dato, nel Catasto dei Fabbricati, serve per identificare la singola unità immobiliare esistente su una particella. Infatti, l’unità immobiliare rappresenta l’elemento più piccolo che può essere inventariato e dotato di autonomia reddituale e funzionale. Ad esempio, in un condominio, ogni unità immobiliare è identificata con un subalterno univoco. E’ possibile che il dato sia assente nel caso in cui il fabbricato risulti costituito da una sola unità immobiliare. Per il Catasto dei Terreni il subalterno può identificare ex fabbricati ad uso rurale.

 

Dati sugli immobili

Qualche difficoltà potrebbe nascere per capire cosa siano:

  • zona censuaria: che rappresenta una parte omogenea del territorio comunale in cui la redditività dell’immobile va considerata uniforme. A seconda della grandezza del Comune potrebbe riguardare l’intero territorio, o solamente delle porzioni aventi caratteristiche simili. Per ogni zona censuaria viene stabilito un quadro tariffario che possiamo consultare recandoci in un Ufficio provinciale – Territorio;
  • classe: che identifica la capacità di reddito dell’unità immobiliare appartenente alle categorie dei gruppi A, B e C;
  • categoria: che identifica la tipologia dell’unità immobiliare presente nella zona censuaria;
  • consistenza: che identifica la dimensione dell’unità immobiliare. Per immobili appartenenti alla categoria A, l’unità di misura sono i vani, mentre per immobili appartenenti alla categoria C i metri quadri. La consistenza non è un dato previsto per gli immobili delle categorie catastali D ed E;
  • rendita: nel caso di immobili appartenenti alle categorie A, B e C per il calcolo della rendita catastale bisogna moltiplicare la consistenza per la tariffa unitaria in base al Comune, zona censuaria, categoria e classe. Per immobili delle categorie catastali D ed E la rendita viene computata tramite stima diretta.

 

Dati sui terreni

Al fine della ricerca e consultazione del Catasto dei Terreni è importante conoscere il significato dei seguenti termini:

  • qualità: che rappresenta la tipologia di macro-coltura agricola effettuata;
  • classe: che individua il livello di produttività della coltura;
  • ha: il numero che esprime l’estensione superficiale in ettari del terreno (10.000 metri quadri);
  • are: il numero che esprime l’estensione superficiale in are del terreno (100 metri quadri);
  • ca: il, numero che esprime l’estensione superficiale in centiare del terreno (1 metro quadro);
  • reddito dominicale: che costituisce la quota di reddito realizzata per il solo fatto di possedere il terreno;
  • reddito agrario: che costituisce la quota di reddito attribuibile al capitale di esercizio e all’organizzazione dell’attività agricola.
   

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