Come pagare meno IVA legalmente
Ti ho scritto più volte che per ridurre il carico fiscale è fondamentale conoscere bene le soluzioni legali che lo stato italiano “generosamente” ci offre, ma soprattutto è necessario gestire nel miglior modo possibile la tua azienda.
Una corretta e legale pianificazione fiscale potrà farti davvero dimezzare le imposte che sei costretto a pagare ogni anno. Ma cos’è la pianificazione fiscale e in che modo può incidere sulle imposte a fine anno?
La pianificazione fiscale si realizza quando l’imprenditore o il contribuente organizza in modo del tutto legale i propri affari fiscali con la finalità ultima di ridurre al minimo il carico fiscale gravante su esso a fine anno.
La differenza fondamentale tra pianificazione fiscale ed evasione fiscale è che la prima è del tutto lecita, molto più difficile da realizzare e ti consente di dormire sonni tranquilli la notte, mentre la seconda, che consiste nel mettere in atto operazioni volte ad occultare i propri redditi o aumentare artificiosamente i costi, è illegale e per questo molto rischiosa.
Una pianificazione fiscale aggressiva fa sì che vengano sfruttate a proprio vantaggio tutte le caratteristiche del sistema fiscale al quale si è soggetti al fine di ridurre l’ammontare delle tasse a debito a fine anno. Molto spesso si utilizzano collegamenti con sistemi fiscali di altre nazioni, sfruttando schemi internazionali perfettamente legali con la sola finalità di ottenere benefici fiscali.
Ovviamente per fare una pianificazione fiscale aggressiva è necessario essere assistiti da professionisti, esperti e avvocati che sapranno consigliarti al meglio lo schema più idoneo alla tua realtà. Uno schema molto sfruttato è quello della doppia detrazione, ovvero stessa perdita detratta, sia nello stato di residenza che nello stato della in cui si verifica effettivamente la perdita. Stesso discorso potrebbe essere fatto per la doppia non imposizione.
Sfruttare le disparità di trattamento fiscale relativo alle diverse realtà nazionali fa si che questi schemi vengano utilizzati in modo più massiccio dalle aziende con un ottimo grado di internazionalizzazione appartenenti ad un gruppo che ha sedi sia in Italia che all’estero.
Ma la pianificazione fiscale, vista in un contesto più semplice ed anche più umano ed accessibile a tutti, consiste nel tenere sempre sotto controllo la propria situazione economica mensile e sapere quando è il momento di prendere provvedimenti per non ritrovarsi a dover pagare migliaia di euro di tasse.
Alle volte è sufficiente anticipare di qualche mese un investimento per portare a casa parecchi soldi in termini di risparmio fiscale e migliorare la situazione lavorativa della propria impresa. Soluzioni accessibili a qualsiasi forma giuridica: ditte individuali, società di persone e società di capitali.
Per farti comprendere meglio cosa sto cercando di dirti ti faccio un esempio molto semplice, quasi elementare:
Supponi che la tua impresa, che esegue lavorazioni per conto di terzi, abbia degli utili bassi perchè spesso sei costretto ad esternalizzare alcuni processi produttivi per carenze infrastrutturali e che però, la liquidazione mensile dell’IVA sia sempre a debito.
Situazione molto comune ad imprese che hanno dei dipendenti, in quanto molti costi, come quello del personale per l’appunto, sono senza IVA.
In un periodo di crisi come questo, coi margini molto stretti che si riescono ad ottenere sulle vendite, diventa spesso difficile onorare i versamenti per l’IVA mensile o trimestrale perchè, avendo pochi costi con IVA, quella a credito sarà sempre inferiore a quella che si fattura ogni mese.
Tenere sotto controllo il conto economico attraverso una gestione oculata della propria contabilità potrebbe suggerirti di investire nella tua azienda, magari acquistando un bene strumentale che potrebbe aiutarti a gestire più processi produttivi al tuo interno, oppure che ti potrebbe consentire di aumentare le vendite e con questo di incrementare il suo giro d’affari.
Potresti decidere, ad esempio, di acquistare a rate un macchinario del valore di 20.000 € + IVA, investendo parte del tuo utile di esercizio. Un’operazione del genere, oltre a consentirti di abbassare la base imponibile sulla quale calcolare le tue imposte, favorita oggi dal super ammortamento al 140%, ti permetterà di avere un’IVA a credito di 4.400 € che andrà a compensare il debito IVA che maturerà ogni mese dalle vendite.
Potresti ritrovarti a non pagare IVA per un paio di trimestri e intanto saldare, in parte, le rate relative al cespite che hai acquistato, ma soprattutto gestirai più processi all’interno della tua impresa riducendo drasticamente i costi ed aumentando anche le vendite.
Questa soluzione, apparentemente stupida e scontata, purtroppo viene spesso trascurata perchè le aziende fanno investimenti senza sapere quando è il momento giusto e con gli occhi bendati, perchè la maggior parte degli imprenditori aspetta la fine dell’anno per controllare il risultato di gestione fornito da commercialista e, interpretando a suo modo il bilancio, decide di fare o non fare una spesa.
Una manovra semplice e legale che ti consentirà di ottenere 3 risultati senza evadere il fisco:
- ridurre la base imponibile relativa alle imposte;
- ridurre gli esborsi per l’IVA con il credito che maturerebbe con questa operazione;
- investire nella tua impresa acquistando un bene strumentale in grado di aumentare il tuo fatturato o diminuire i costi.
Questa non è propriamente pianificazione fiscale ma corretta gestione della tua impresa.
Se hai trovato interessante questo articolo, per approfondire, ti consiglio il mio libro "PAGARE MENO TASSE" che ti svelerà i segreti che i commercialisti ti tengono volutamente nascosti...
Vito
Febbraio 16, 2021 @ 08:02
Il libro si vende solo su AMAZON?
Omar Cecchelani
Febbraio 22, 2021 @ 01:01
Si, oppure c’è la versione ebook che costa meno
Leo
Gennaio 19, 2020 @ 11:42
Salve, per capire se io un entrata di € 20.000 (vendita) e un uscita di 15.000€ (acquisto), in questo caso per ridurre il costo iva come va comparato il quadro fiscale?
L’imponibile di vendita e l’imponibile di acquisto dovrebbe avere più o meno lo stesso importo?
Omar Cecchelani
Luglio 27, 2020 @ 15:26
Questo è ovvio ma l’articolo parla di pianificazione, gestione, di avere la situazione contabile ed economica dell’azienda sempre aggiornata e valutare quando sia caso di effettuare un investimento anche per averne dei vantaggi in termini di imposta sul valore aggiunto… Poi per il resto, come ovvio, la matematica non è un opinione 20.000 – 15.000 fa sempre 5.000