Il tema delle visite fiscali è una questione annosa che nel tempo continua a generare accesi dibattiti per trovare le soluzioni più adatte e le migliori pratiche da mettere in atto. Stiamo parlando delle visite mediche di controllo domiciliare, accertamenti presso il domicilio dei lavoratori dipendenti effettuati dai medici fiscali Inps. Tali controlli vengono svolti in delle fasce orarie prestabilite, meglio note come fasce di reperibilità, che cambiano tra settore pubblico e privato.
I lavoratori dipendenti devono conoscere gli orari delle visite fiscali per non risultare assenti ingiustificati e non andare così incontro alle sanzioni disciplinari e/o pecuniarie da parte dei datori di lavoro. Fasce orarie di reperibilità e relative sanzioni stabilite da appositi regolamenti legislativi.
Con questa guida spiegheremo l’argomento analizzando nel dettaglio i vari punti della questione: fasce orarie di reperibilità, sanzioni in caso di assenza alle visite fiscali, esenzioni e norme di riferimento. Di seguito ecco quello che c’è da sapere.
Indice:
- L’indennità di malattia
- Fasce di reperibilità
- Orari visite fiscali per lavoratori dipendenti privati e pubblici
- Visite Fiscali: regole per le Forze Armate
- Assenza al controllo relativo alle visite fiscali Inps
- Assenza alle visite fiscali e giustificazioni
- Assenza dei dipendenti pubblici alle visite fiscali
- Chi è esonerato dalla reperibilità alle visite fiscali
- Comunicazione del cambio domicilio
- Competenza delle visite fiscali
- Cosa succede se il medico non ti trova a casa
- Visite fiscali fuori orario
L’indennità di malattia
In luogo alla normale retribuzione, al lavoratore dipendente assente per malattia, spetta un’indennità di malattia. Si tratta di un’indennità riconosciuta ai lavoratori dipendenti nel caso in cui si manifesti un evento morboso da cui scaturisce la temporanea incapacità lavorativa. Il periodo di assenza da lavoro per malattia è utile per il recupero psico-fisico del lavoratore, tenuto a curarsi e riposare per recuperare al meglio il suo stato di salute. Nell’arco del periodo di assenza, il lavoratore sarà dunque soggetto ai controlli dell’Inps, utili per constatare le reali condizioni di salute del dipendente.
Per avere diritto all’indennità il lavoratore dipendente ha il dovere di:
- mettersi in contatto con il proprio medico, che redigerà e invierà il certificato di malattia all’Istituto di Previdenza direttamente in modalità telematica;
- conoscere e rispettare le fasce orarie di reperibilità e restare sempre presso il domicilio riportato nel certificato medico per facilitare le eventuali visite di controllo da parte dell’Inps.
Fasce di reperibilità
Il concetto delle fasce orarie di reperibilità non è per niente difficile, poiché si fa semplicemente riferimento a quelle ore della giornata in cui i lavoratori assenti al lavoro per malattia hanno il dovere di essere reperibili presso il proprio domicilio. Cioè si tratta di determinate fasce orarie giornaliere prestabilite, così da consentire alle competenti autorità di provvedere ai relativi controlli sulla malattia del lavoratore indicata nel certificato.
Tuttavia, le fasce di reperibilità alle visite fiscali a domicilio cambiano tra dipendenti privati e pubblici. Le verifiche sullo stato di salute dei lavoratori da parte dei medici dell’Inps sono necessarie per controllare l’effettiva malattia dei dipendenti e per verificare il pieno rispetto delle regole.
Per le visite fiscali, a partire dall’anno 2017, è entrato in funzione il Polo Unico Inps: i controlli sui lavoratori assenti per malattia sono passati dalle Asl all’Inps, così da omologare il sistema pubblico al settore privato.
Orari visite fiscali per lavoratori dipendenti privati e pubblici
Arrivati a questo punto è il momento di conoscere gli orari di reperibilità alle visite fiscali Inps dei lavoratori dipendenti pubblici e privati. Nonostante la dichiarata volontà di unificare gli orari, più volta espressa dalle autorità competenti, per adesso, gli orari tra i due settori restano ancora diversi.
Per i lavoratori dipendenti del settore privato le fasce di reperibilità alle visite fiscali sono riferite a tutti i giorni della settimana, quindi festivi compresi:
- dalle ore 10,00 alle ore 12,00 di mattina;
- dalle ore 17,00 alle ore 19,00 del pomeriggio.
Ogni lavoratore deve farsi trovare presso il domicilio riportato nel certificato di malattia durante le fasce orarie di reperibilità. Un’eventuale assenza alla visita fiscale comporta la relativa sanzione.
Per i lavoratori dipendenti appartenenti al settore pubblico gli orari cambiano. Anche in questo caso la reperibilità va garantita sette giorni su sette secondo però i seguenti orari:
- dalle ore 9,00 alle ore 13,00 la mattina;
- dalle ore 15,00 alle ore 18,00 il pomeriggio.
I giorni e gli orari di reperibilità del settore pubblico valgono anche per le visite fiscali in ambito scolastico: dirigenti scolastici, DSGA, personale ATA e docenti.
In caso di assenza, come per il privato, sono previste delle sanzioni. In base poi ai nuovi regolamenti normativi le visite fiscali possono essere disposte sistematicamente e in maniera ripetitiva. Più visite fiscali possono essere svolte anche durante la stessa giornata e in prossimità dei giorni festivi.
Visite Fiscali: regole per le Forze Armate
Anche i dipendenti delle Forze Armate sono tenuti al rispetto delle fasce di reperibilità sette giorni su sette, secondo i seguenti orari:
- dalle ore 9,00 alle ore 13,00 di mattina;
- dalle ore 15,00 alle ore 18,00 di pomeriggio.
Anche se tali lavoratori dipendenti sono da considerare nell’ambito dei lavoratori pubblici o statali, spesso la loro normativa di riferimento è diversa da quella degli altri dipendenti pubblici. È stato proprio l’Inps, con il messaggio n. 2109 del 3 giugno 2019, a comunicare le regole nuove per i controlli da effettuare nei confronti dei lavoratori delle Forze Armate e dei Corpi Armati dello Stato (Carabinieri, Polizia, Esercito, Polizia Penitenziaria, Guardia di Finanza, Aeronautica e Marina Militare) e del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco.
Pure per tali amministrazioni la competenza sui controlli spetta al Polo Unico dell’Inps, secondo le medesime regole del settore pubblico. Almeno per ora, restano però esclusi dall’obbligo del certificato medico online.
Assenza al controllo relativo alle visite fiscali Inps
Quando un lavoratore dipendente nelle fasce orarie di reperibilità risulta assente alla visita fiscale Inps presso il domicilio indicato nel certificato medico, senza un motivo valido, rischia di vedersi applicate sanzioni pari al:
- 100% dell’indennità da percepire per i primi dieci giorni nell’ipotesi di prima assenza;
- 50% del rimanente periodo per la seconda assenza;
- 100% di tutta l’indennità di malattia per irreperibilità alla terza visita di controllo;
- Sanzioni disciplinari, che possono comprendere anche il licenziamento per giusta causa (se recidivo).
Assenza alle visite fiscali e giustificazioni
I lavoratori dipendenti possono giustificare l’assenza alla visita fiscale Inps. Dalla notifica della sanzione, il dipendente ha quindici giorni di tempo per presentare una lettera per giustificare l’assenza alla visita di controllo durante l’orario di reperibilità.
Sia i lavoratori del settore privato che quelli del settore pubblico possono giustificare le assenze alle visite fiscali nelle ipotesi di:
- cause di forza maggiore;
- circostanze per le quali si è resa necessaria la presenza immediata del dipendente altrove;
- prestazioni e visite specialistiche contemporanee alle visite fiscali.
Nelle ipotesi sopraindicate i lavoratori dipendenti possono allontanarsi dal domicilio riportato nel certificato di malattia, anche durante gli orari di reperibilità, purché la giustificazione sia regolarmente documentata.
Assenza dei dipendenti pubblici alle visite fiscali
Nel corso delle fasce orarie di reperibilità, come anticipato, in alcuni casi i lavoratori dipendenti pubblici possono assentarsi. Un’assenza che però deve essere giustificata da una preventiva comunicazione all’amministrazione pubblica di appartenenza. Da parte sua, l’amministrazione comunicherà l’assenza del suo dipendente all’Inps attraverso:
- email alla sede Inps competente;
- Contact center Inps;
- fax alla struttura territorialmente competente.
Chi è esonerato dalla reperibilità alle visite fiscali
Le disposizioni in materia prevedono anche alcuni casi in cui è possibile essere esonerati dalla reperibilità alla visita fiscale Inps. Di fronte ad alcune situazioni critiche è di competenza del medico indicare nel certificato di malattia l’esenzione dalla visita di controllo.
Le situazioni che permettono l’esonero dall’obbligo di reperibilità alla visita fiscale sono riportate nella circolare Inps n. 95 del 7 giugno 2016.
Comunicazione del cambio domicilio
Come più volte ripetuto, nei certificati di malattia telematici da trasmettere all’Inps e ai datori di lavoro, il medico ha il compito di indicare anche il domicilio di reperibilità del lavoratore durante la malattia. Può però accadere che il lavoratore dipendente abbia necessità di sostituire l’indirizzo perché costretto a trasferirsi presso un altro domicilio.
Anche in questo caso a fare chiarezza è intervenuto l’Inps che, con circolare n. 106 del 23 settembre 2020, ha messo a disposizione un servizio specifico per segnalare i cambi di indirizzo di reperibilità ai fini dei controlli medici attraverso le visite fiscali. A questo nuovo servizio Inps si accede con SPID o CIE. Oltre all’Inps, il lavoratore è tenuto a comunicare il cambio di residenza o domicilio anche al proprio datore di lavoro.
Competenza delle visite fiscali
Il nuovo Polo Unico Inps delle visite fiscali è competente soltanto per alcune categorie di dipendenti:
- amministrazioni dello Stato;
- lavoratori del settore pubblico non assoggettati al regime stabilito dal Decreto Legislativo n. 165/2001;
- lavoratori delle cosiddette autorità indipendenti, Banca d’Italia e Consob compresi, personale delle università legalmente riconosciute.
Esclusi invece i dipendenti degli organi costituzionali, degli enti morali e pubblici economici, e delle aziende speciali.
I lavoratori dei Corpi Armati dello Stato, delle Forze Armate e del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco sono da ritenere assoggettati alle norme del Polo Unico Inps.
Cosa succede se il medico non ti trova a casa
Se il medico non trova il lavoratore a casa, lascia un avviso nel quale informa il soggetto di non averlo trovato e comunica allo stesso di presentarsi in ambulatorio il giorno successivo (se non è festivo) per effettuare la visita.
Il medico, ha comunque l’obbligo di comunicare l’assenza all’Inps, che dovrà in formare, a sua volta, al datore di lavoro. Se il giorno dopo, il dipendente non si presenta in ambulatorio, dovrà presentare una giustificazione per l’assenza, entro 10 giorni. In caso contrario, saranno previste le sanzioni come indicato nei paragrafi precedenti.
Visite fiscali fuori orario
Cosa accade se il medico fiscale bussa alla porta di un lavoratore fuori dalle fasce orarie di reperibilità? A tutti gli effetti il medico incaricato dall’Inps deve rispettare gli orari di controllo. Le visite svolte al di fuori dell’orario previsto non comportano ripercussioni sanzionatorie per i lavoratori dipendenti. Questo perché, ogni lavoratore, per permettere le visite fiscali ha l’obbligo di reperibilità presso il proprio domicilio durante le fasce orarie prestabilite.
Di fronte a una visita di controllo svolta fuori orario, i lavoratori non sono tenuti ad adempimenti particolari. Il dipendente deve subito avvertire il proprio datore di lavoro in caso di visita fiscale fuori orario, per metterlo in guardia in caso di un’eventuale segnalazione da parte dell’Inps.
In questo modo si evita che l’azienda possa procedere con eventuali sanzioni. Poi, naturalmente, la stessa azienda, controllerà con l’Inps la veridicità di quanto affermato dal lavoratore dipendente. Le visite fiscali possono essere richieste dall’amministrazione pubblica, dai datori di lavoro privati, oppure essere disposte d’ufficio direttamente dall’Inps.
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