Trasformazione da società di persone a società di capitali

Scritto da Omar Cecchelani in Imprese

Trasformare una società permette alla stessa di mutare la sua veste giuridica conservando tutti i diritti e gli obblighi e proseguendo nell’attività senza interruzioni o particolari variazioni nei rapporti coi soggetti terzi.

La trasformazione di una società di persone in società di capitali ovvero da una società non soggetta ad IRES ad una, invece, assoggettata ad imposta sul reddito delle società deve essere valutata sempre nell’ottica della prospettiva di un risparmio in tasse grazie alla diversa posizione fiscale dei soci.

Si definisce “trasformazione” una modifica della forma giuridica della società che lascia però immutati i suoi aspetti sostanziali:

  • attività,
  • soggetto economico;
  • rapporti con terzi;

Nello svolgimento delle attività commerciali le trasformazioni da società di persone a società di capitali avvengono:

  • da società in nome collettivo SNC a società a responsabilità limitata SRL;
  • da società in nome collettivo SNC a società per azioni SPA;
  • da società in accomandita semplice SAS a società a responsabilità limitata SRL;
  • da società in accomandita semplice SAS a società per azioni SPA;
  • da società in nome collettivo SNC a società in accomandita per azioni SAPA;
  • da società in accomandita semplice SAS a società in accomandita per azioni SAPA.

Le ragioni generiche delle trasformazioni possono essere ricondotte alle seguenti motivazioni:

  • Problematiche aziendali: con la crescita delle dimensioni aziendali può verificarsi l’esigenza di cambiare veste giuridica per permettere ai soci di separare i propri beni da quelli della società, soprattutto quando si pensa a far entrare nuovi soci.
  • Responsabilità civilistica: con l’aumentare delle dimensioni aziendali è sempre più importante tutelare il patrimonio del socio che potrebbe vedersi costretto a rimetterci del suo in caso di insolvenze o altre problematiche. Problema ancor più sentito se, in presenza di più soci, alcuni hanno un patrimonio rilevanti ed altri sono quasi nullatenenti;
  • Disposizioni di legge: spesso, si pensa ad una trasformazione societaria per sfruttare le leggi che esistono, sia per quanto riguarda il tema fiscale che riguardo alla possibilità, ad esempio, di emettere prestiti obbligazionari o quotarsi in borsa;
  • Convenienza fiscale: ne parlerò nel dettaglio dopo ma il passaggio da una società di persone ad una società di capitali porta ad un cambio sostanziale della tassazione, da progressiva in capo ai soci a una tassazione in capo alla società (salvo che per il regime di trasparenza). Inoltre si crea un soggetto con personalità giuridica in più col quale il socio può fare delle operazioni, del tutto legali, per ridurre il proprio carico fiscale.

La trasformazione di una società commerciale da uno ad un altro tipo di forma giuridica riconosciuta dalla legge non comporta l’estinzione del soggetto giuridico e la conseguente creazione di un nuovo soggetto che sostituisce il precedente, ma soltanto una modifica dell’atto costitutivo che conferma l’identità del soggetto e i rapporti giuridici costituiti da esso prima della trasformazione.

La trasformazione di una società di persone in una società di capitali deve risultare da un atto pubblico che:

  • deve contenere le informazioni previste dalla legge per la costituzione della forma giuridica adottata;
  • è soggetto alla disciplina per il tipo di forma giuridica adottata;
  • è soggetto alle forme di pubblicità relative, nonché alla pubblicità richiesta per la cessazione dell’ente che effettua la trasformazione;

La trasformazione di società di persone in società di capitali è decisa dal consenso della maggioranza dei soci determinata secondo la loro quota di capitale e di partecipazione agli utili.

Il capitale della società, risultante dalla trasformazione deve essere:

  • determinato in base ai valori al momento della trasformazione di attivo e passivo;
  • risultare da relazione di stima (perizia asseverata) redatta da revisore contabile;

Per quanto riguarda le quote, ogni socio ha diritto ad una quota proporzionale alla sua partecipazione alla società prima della trasformazione che il vecchio atto costitutivo gli riconosceva.

E’ importante sottolineare che, siccome molti imprenditori pensano che trasformando la loro ditta in società di capitali si liberino di tutto il pregresso, quindi anche della responsabilità illimitata assunta prima della trasformazione, questa suggestione purtroppo resta come tale, in quanto la responsabilità illimitata per le obbligazioni sociali sorte prima della trasformazione resta e non si cancella.

Questo significa che per tutti i debiti contratti dalla “Scaccialupi sas“, la responsabilità patrimoniale resta illimitatamente e in solido in capo, sia alla società che ai soci a meno che non risulti che i creditori sociali abbiano dato il loro consenso alla trasformazione. Consenso che si presume se, chi ha ricevuto la raccomandata o altro mezzo che garantisca la prova dell’avvenuto ricevimento, non si opponga entro 60 giorni dal ricevimento della comunicazione.

Dopo la trasformazione, per i debiti contratti dalla nuova “Scaccialupi srl“, i soci saranno responsabili per la sola quota di capitale sottoscritto.

Indice:

 

Adempimenti operativi per la trasformazione di una società di persone in società di capitali

La trasformazione di una qualsiasi società di persone in una società di capitali viene definita “omogenea progressiva”. Omogenea perchè avviene nell’ambito delle società e progressiva in quanto si passa da una società di persone ad una società di capitali.

L’aspetto fondamentale è il passaggio da un soggetto senza personalità giuridica ad uno, la società di capitali, con personalità giuridica.

E’ risaputo, e l’ho scritto più volte all’interno del mio sito e del libro “Pagare Meno Tasse“, che agire con una veste giuridica non adeguata alle proprie esigenze comporta gravi inefficienze nello svolgimento dell’attività aziendale. Spesso, la crescita delle dimensioni aziendali, le modalità con le quali i soci vogliono partecipare alla vita aziendale e relazionarsi tra loro, il grado di rischio patrimoniale dei soci, e svariate altre necessità rendono necessaria la trasformazione societaria.

Una società di persone, strutturata così inizialmente per contenere i costi e avvalersi della responsabilità illimitata e solidale dei soci per la tutela dei creditori, nel corso del tempo, una volta consolidatasi, ha la necessità di far assumente al proprio capitale il ruolo che fino a prima era svolto dai soci.

Per ridurre drasticamente i rischi di un eventuale default in primo luogo, ma soprattutto perchè una SRL può farti davvero risparmiare migliaia e migliaia di euro di imposte e tasse nonostante una gestione più complessa ma sicuramente più precisa e dettagliata.

Una società di capitali, infatti, dovrà necessariamente abbandonare la contabilità semplificata per passare alla contabilità ordinaria, il che comporta un costo maggiore per la gestione e quindi del commercialista, un impegno ed adempimenti in più, ma una precisione nella gestione che una società di persone non potrà mai avere.

Come ho scritto, la trasformazione omogenea progressiva comporta la continuità giuridico sostanziale della vecchia società, in quanto resta lo stesso soggetto economico che cambia solamente la sua struttura organizzativa.

Partiamo quindi con l’esame degli adempimenti necessari per la trasformazione di una società di persone in società di capitali:

  • Decisione di trasformazione: gli amministratori della società di persone, dopo aver valutato la possibilità di trasformare la propria impresa in SRL decidono, a maggioranza, di iniziare le operazioni di trasformazione indicando nel libro dei soci la data e le motivazioni di tale decisione;
  • Nomina del perito: per la trasformazione in SRL i soci nominano un revisore contabile che non può essere il commercialista della società per un evidente conflitto di interessi. Il perito si occuperà di redigere una perizia giurata di valutazione della società.
  • Redazione della perizia giurata di stima: ad opera di un revisore contabile. La perizia contiene al suo interno tutte le informazioni relative allo stato patrimoniale della società alla data della trasformazione. Tutto il patrimonio viene valutato in maniera analitica dal revisore contabile che fotografa la situazione dell’azienda, dei suoi debiti, dei suoi crediti e dell’avviamento, arrivando ad una stima finale del suo valore. L’obiettivo di tale perizia deve essere quello di accertare quanto valga effettivamente il patrimonio della società per evitare che la trasformazione porti a sopravvalutazioni delle attività e sottovalutazioni delle passività, facendo emergere plusvalenze latenti a tutela dei creditori.
  • Verbale di assemblea per l’atto di trasformazione: è obbligatorio, da codice civile, la redazione di un atto pubblico di un notaio per deliberare la trasformazione di una società di persone in società di capitali. Sia l’atto di trasformazione che quello di cessazione della vecchia società sono soggetti a pubblicità. All’interno dell’atto sono contenute le indicazioni previste dalla legge per la costituzione del tipo di società scelto, ovvero la SRL.  E’ richiesta la delibera a maggioranza dei soci determinata dalle quote di partecipazione agli utili di ciascuno.
  • Deposito delibera in Camera di Commercio: il notaio che che effettua l’atto di trasformazione dovrà depositarlo presso la Camera di Commercio entro e non oltre i 30 giorni successivi alla sua delibera. La comunicazione deve essere anche inviata all’Ufficio Iva per segnalare la variazione. Il codice civile prevede inoltre, una comunicazione inviata, da parte dei soci, ai creditori societari. La comunicazione ai creditori va inviata a mezzo raccomandata segnalando loro la delibera di trasformazione progressiva. Se entro 60 giorni il creditore non si oppone è come manifestasse la sua volontà ad accettare questa nuova situazione.

 

Adempimenti contabili per la trasformazione di una società di persone in società di capitali

Anche da un punto di vista contabile è necessario rispettare alcune regole ed adempimenti che devono essere messi in atto, sia dalla società trasformanda che della società trasformata. Sarà infatti necessario redarre i seguenti bilanci:

  • Bilancio di “chiusura” della società trasformanda: è un bilancio infrannuale con stato patrimoniale, conto economico e nota integrativa che ha solo scopo di evidenziare il risultato economico del periodo che precede la trasformazione;
  • Bilancio di trasformazione: è un bilancio particolare costituito dalla sola situazione patrimoniale che serve per determinare il capitale netto di trasformazione, ovvero il valore  del patrimonio della società trasformata che dovrà essere oggetto della relazione giurata di stima del revisore contabile;
  • Bilancio di apertura della società trasformata: costituito dal solo stato patrimoniale ed ha lo scopo di determinare la suddivisione del capitale netto di trasformazione tra capitale sociale e altre voci del patrimonio netto. Evidenziare eventuali maggiori e/o minori entità delle voci inserite a bilancio contabile adeguandole ai valori della perizia.

 

Documenti necessari per la trasformazione da società di persone a società di capitali

 

DATI NECESSARI PER LA STIPULA

1) Visura camerale aggiornata della società di persone oggetto delle trasformazione;

2) Statuto aggiornato della società di persone oggetto della trasformazione;

3) Nome e cognome, luogo e data di nascita e residenza di ognuno dei soci;

4) La nuova denominazione della società (vecchio nome S.r.l.);

5) La sede della società e le eventuali sedi secondarie;

6) L’oggetto sociale;

7) La durata della società;

8) Il capitale sociale della società;

9) Relazione di stima giurata di un esperto o di una società di revisione iscritti nel Registro dei Revisori Contabili redatta ai sensi dell’art. 2465 CC

10) Il numero, il nome e cognome, la data e il luogo di nascita degli amministratori;

11) Il numero, il nome e cognome, la data e il luogo di nascita dei componenti il Collegio Sindacale per ciascuno dei Sindaci, inoltre, la indicazione di eventuali altri incarichi di amministrazione e di controllo ricoperti presso altre società;

12) Visure catastali degli immobili di proprietà della società;

13) Libretto di circolazione degli autoveicoli di proprietà della società.

 
DOCUMENTI NECESSARI AL MOMENTO DELLA STIPULA

1) Documento di riconoscimento e codice fiscale di ognuno dei soci.

Il giuramento della perizia può essere effettuato innanzi al Cancelliere ovvero innanzi al Notaio; si consiglia di ricorrere a questa seconda alternativa, in modo da poter concordare eventuali modifiche alla perizia prima di giurarla.

La perizia deve necessariamente contenere:

  • la descrizione dei beni o crediti conferiti
  • l’indicazione dei criteri di valutazione adottati
  • l’attestazione che il loro valore costituisce l’importo massimo entro il quale i soci potranno, in sede di delibera di trasformazione, determinare il capitale sociale della S.r.l.

La società può essere amministrata alternativamente:

  • da un amministratore unico
  • da un Consiglio di amministrazione, e in tal caso occorre indicare il Presidente, l’eventuale vicepresidente ed i consiglieri
  • da due o più amministratori con poteri congiunti o disgiunti.

 

Il Collegio Sindacale è obbligatorio solo se il capitale sociale è pari o superiore a 120.000 €; si compone di tre o cinque membri effettivi e due supplenti che devono essere Revisori Contabili iscritti nel registro istituito presso il Ministero della Giustizia. E’ possibile, tuttavia, demandare il controllo contabile ad un Revisore Contabile esterno ed in tal caso sarà sufficiente che solo un membro effettivo ed uno supplente siano scelti tra gli iscritti nel registro dei revisori contabili istituito presso il Ministero della giustizia, mentre i restanti, se non iscritti in tale registro, dovranno essere scelti tra gli iscritti negli albi professionali individuati con decreto dal Ministero della Giustizia o fra i professori universitari di ruolo, in materie economiche e giuridiche.

 

Perchè devi trasformare la tua SAS o SNC in una SRL

Tra le varie differenze che esistono tra una società di persone ed una SRL ne esiste una sostanziale, ovvero, una società di capitali viene individuata come una persona giuridica a differenza della società di persone, quindi nettamente distinta rispetto al titolare e ai soci dell’impresa stessa.

Questo comporta, innanzitutto, che le responsabilità patrimoniali per i debiti assunti dalla SRL siano nettamente distinte da quelle dei soci che non sono più responsabili in solido e illimitatamente.

Ma andiamo per ordine, se ti hanno sempre detto che una ditta individuale o una società di persone sono la soluzione ideale per avere meno adempimenti, meno costi e, comunque, “fare impresa”, io al tuo posto proverei a rifletterci meglio anche alla luce di quello che stai per leggere.

Se guardiamo la cosa da un punto di vista degli adempimenti, specie per ricavi miseri il ragionamento non fa una grinza: gli incassi come ditta individuale, società di persone e società di capitali sono gestiti allo stesso modo e nelle prime due situazioni ci sono molti meno adempimenti e di conseguenza meno costi.

Se valutiamo la cosa in maniera diversa, prendendo in considerazione più fattori, allora scopriremo che ci sono diversi motivi per non fermarsi alla società di persone e/o alla ditta individuale e passare ad una SRL.

Vediamo per prima cosa quali sono i vantaggi e gli svantaggi delle società di persone:

 

Una ditta individuale/società di persone ha questi vantaggi:

  • La ditta individuale non deve versare capitale sociale nè fare atti notarili per iniziare l’attività. Una società di persone è obbligata al versamento del capitale e viene costituita mediante atto pubblico, come per una società di capitali, ma senza particolari obblighi di capitale minimo e con un atto decisamente più semplice;
  • Non si devono depositare bilanci a fine anno;
  • Possono avvalersi della contabilità semplificata risparmiando tempo, soldi e adempimenti nella gestione;
  • Il costo del commercialista si riduce del 50% rispetto alle SRL (€ 1.500 l’anno)
  • A livello decisionale vi è molta più autonomia e velocità per l’assenza di formalità e, nel caso della ditta individuale, dei soci;
  • Per la chiusura sono richiesti meno adempimenti;

 

Una ditta individuale/società di persone ha questi svantaggi:

  • Rischio di impresa illimitato al patrimonio personale dei soci che sono obbligati in solido per tutte le obbligazioni prese dall’azienda;
  • Il Patrimonio dell’imprenditore è attaccabile da tutti: dai fornitori che non hanno ricevuto i pagamenti dalla ditta o società che sia, dal Fisco, dai dipendenti e dai clienti insoddisfatti;
  • In caso di controlli da parte della Polizia Tributaria sull’impresa, verranno controllati anche i movimenti che ha fatto il socio;
  • Se fallisce l’impresa falliscono insieme a lei anche i soci e in Italia il fallimento è un vero problema per la persona fisica che lo patisce;
  • Se l’imprenditore di una ditta individuale, o socio di società di persona, emette un assegno scoperto, in protesto vanno sia la società che chi ha emesso personalmente l’assegno;
  • La tassazione della ditta individuale e/o società di persone è in capo al titolare e/o ai soci della società ai quali vengono applicate le aliquote IRPEF progressive. Questo significa pagare l’Irpef fino al 43%;
  • Con una società di persone o una ditta individuale non si possono dedurre una serie di costi che una società invece può dedurre. Il risultato di questo è quello di ritrovarsi con un reddito imponibile più elevato a fine anno su cui applicare le famose aliquote progressive IRPEF;
  • Il reddito del socio di una società di persona viene calcolato per competenza, quindi sulla totalità di quanto fatturato nell’anno, indipendentemente se i crediti siano stati incassati o meno. Questo può significare che se la società ha fatturato tanto ma incassato zero, il socio dovrà pagare le tasse come se si fossero incassati tutti i crediti, rispettando le aliquote progressive dell’IRPEF (un salasso).

Visto questo schema di vantaggi e svantaggi verrebbe da chiedersi: perchè sono socio accomandatario o accomandante di una SAS o socio di una SNC? Perchè continuo ad ostinarmi ad andare avanti con la mia ditta individuale?

Oggigiorno creare una SRL non è più roba da ricchi come tempo fa, grazie alla SRL Semplificata attualmente è possibile fondare una società di capitali con 1 euro di capitale sociale e senza costi notarili. Ma anche relativamente alla SRL ordinaria l’apertura di questo tipo di società è concessa con il versamento di soli € 2.500 di capitale sociale  ovvero il 25% del capitale minimo di 10.000 € obbligatorio per l’apertura della SRL ordinaria.

Il costo annuale costo del commercialista si attesta intorno ai 3.000 euro, circa il doppio rispetto ad una società di persone.

1500-1.800 € euro all’anno in più che per un imprenditore sono davvero bazzecole, ma se andiamo a fare l’elenco di tutti i vantaggi e gli svantaggi, cosi come abbiamo fatto per le società di persone e ditte individuali, ci possiamo rendere conto di come l’ago della bilancia sia più sbilanciato verso i vantaggi che viceversa.

 

Una SRL ha questi svantaggi:

  • Capitale sociale iniziale versato di almeno 2.500 € se non si vuole optare per la SRL semplificata che nasconde però parecchie limitazioni in corso d’opera;
  • Obbligo di deposito del bilancio ogni anno;
  • Costi di gestione e commercialista superiori;
  • Obbligo della contabilità ordinaria;
  • Adempimenti contabili e burocrazia maggiori;
  • Presenza di organi sociali quali il consiglio di amministrazione e il collegio sindacale (oltre certe dimensioni);
  • E’ necessario stilare i verbali di assemblea dei soci;

 

Una SRL ha i seguenti vantaggi:

  • Il rischio per l’imprenditore è limitato al solo capitale sociale. In caso di insolvenza della società, anche e solamente nella malaugurata ipotesi che la società non riesca ad incassare i crediti dai propri clienti, fornitori e banche possono attaccare il solo patrimonio della società che fa da schermo, avendo una sua personalità giuridica, ai soci. Idem dicasi per il Fisco che può solo rivalersi sul patrimonio della SRL.
  • Se fallisce una SRL non falliscono anche i soci, idem se la SRL emette un assegno che va in protesto, protestata resta solo la società e non i soci o il socio che l’ha emesso;
  • Le segnalazioni in centrale rischi per rate di mutui o finanziamenti non pagate dalla SRL oppure quando si esce dal fido vengono imputate soltanto alla società e non ai soci o agli amministratori;
  • Le banche non potranno rivalersi sui beni dei soci della SRL in caso di debiti o insolvenza a meno che non abbiano prestato delle fidejussoni o altre garanzie personali;
  • La SRL ha personalità giuridica quindi, tu e la tua azienda siete, di fatto, due soggetti diversi e fiscalmente puoi organizzare parecchie cose che ti consentiranno di ridurre il tuo carico fiscale. Operazioni che con una società di persone non puoi fare;
  • Hai una tassazione più lieve perchè in una società di persone o ditta individuale paghi l’IRPEF alle aliquote progressive su tutti i redditi della società + l’INPS per ogni socio lavoratore. Una SRL paga una tassa flat al 24% (IRES), e i soci pagano l’Irpef per i soli utili distribuiti.
  • Ti consente di aver maggior considerazione da parte dei clienti e, in fondo, anche dalle banche perchè avere una SRL significa che stai facendo realmente l’imprenditore, che conosci le regole e le normative delle aziende, che non sei l’operaio, o il tecnico, bravo a far qualcosa che si è aperto partita Iva o i due amici che hanno fatto la SAS per poter dichiarare i redditi percepiti dalle loro attività. Aprire una SRL ti catapulta a pieno titolo nel mondo dell’imprenditoria e chi avrà a che fare con te nutrirà maggior considerazione della tua posizione.
  • Se una SRL riceve  un controllo da parte dell’Agenzia delle Entrate non è automatico che si proceda, come nelle società di persone o ditte individuali, a controllare anche il socio. Resta comunque da dire che anche se dovesse accadere questo, i controlli sul socio saranno successivi e differiti nel tempo rispetto a quelli sulla società;
  • Paradossalmente, l’imprenditore può scegliere quanta Irpef pagare a fine anno in base a quanti utili decide di ripartire tra i soci;
  • Possibilità di prelevare denaro dalla società senza che le somme siano tassate come utili attraverso: i compensi amministratore, i compensi occasionali, lo stipendio da socio dipendente, i rimborsi spesa;

Come vedi, i vantaggi di una SRL sono molto maggiori rispetto agli svantaggi. Rispetto ad una società di persone è possibile, con qualche adempimento in più, essere esentati da tutti i rischi di impresa relativamente al proprio patrimonio personale, evitare lo spettro del fallimento in solido con l’azienda ma, soprattutto, se gestita in un certo modo, pagare realmente meno tasse.

Per capire se realmente ti conviene una SRL facciamo qualche simulazione con la stessa cifra di utile relativamente ad una SAS, una SNC ed una SRL e vediamo che importi vengono fuori.

 

Esempio di tassazione di una SNC

Una società in nome collettivo con due soci al 50% che ha un reddito di 100.000 € pagherà:

  • IRAP: (4% su 100.000 €) = € 4.000

Per ciascun socio:

  • INPS: (24% su 50.000 €) = € 12.000 €
  • IRPEF (base imponibile = Utile – INPS): (23% su 15.000 €+ 27% su 13.000 € + 38% su 10.000 €) = € 10.760

Per un TOTALE di € 22.760 x 2 soci = 45.520 € 

 

TOTALE PRELIEVO FISCALE: (45.520+ 4.000 IRAP) = € 49.520

 

Esempio di tassazione di una SAS

Una società in accomandita semplice con due soci  al 50% di cui un accomandatario e un accomandante con 100.000 € di utile pagherà:

  • IRAP: (4% su 100.000 €) = € 4.000

 

Il socio accomandatario pagherà:

  • INPS: (24% su 50.000 €) = € 12.000 €
  • IRPEF (base imponibile = Utile – INPS): (23% su 15.000 €+ 27% su 13.000 € + 38% su 10.000 €) = € 10.760

Per un TOTALE di € 22.760

 

Il socio accomandante pagherà:

  • INPS: 0 €
  • IRPEF (base imponibile = Percentuale ripartizione utili della società): (23% su 15.000 €+ 27% su 13.000 € + 38% su 22.000 €) = € 15.320

Per un TOTALE di € 15.320

 

TOTALE PRELIEVO FISCALE: (22.760 + 15.320 + 4.000) = € 42.080

 

Esempio di tassazione di una SRL

Una SRL con due soci, un socio lavoratore e un socio di capitale al 50% con un utile  di 100.000 € l’anno pagherà:

  • IRES: (24% su 100.000)= €24.000
  • IRAP: (4% su 100.000)= € 4.000

Il socio operativo dovrà inoltre pagare l’INPS artigiani o commercianti per la sua quota di utili di impresa:

  • INPS: (24% su 50.000 €) = € 12.000

TOTALE PRELIEVO FISCALE40.000 €
 

Sui dividendi distribuiti ai soci, la società dovrà poi pagare un’imposta sostitutiva del 26%. L’INPS sarà a debito solo del socio lavoratore…

 

Costi per la trasformazione da società di persone a SRL

  • Atto notarile: 1.600 € circa;
  • Perizia giurata di trasformazione: 3.500 circa;

 

Conclusioni

Letto quanto c’era da dire sui motivi che possono spingere un imprenditore a decidere di cambiare “vestito”, passando da una forma di impresa assai semplice (società di persone) ad una più complessa (società di capitali), sta a te che stai leggendo, esaminare molto attentamente quali possono essere le soluzioni migliori per il tuo business.

Considera che con l’aumentare degli utili aumenta la convenienza a sfruttare la tassazione delle società di capitali che, oltre a proteggere maggiormente il tuo patrimonio, ti mettono al riparo da parecchi problemi se le cose dovessero non andare bene.

Non fidarti dei consigli del commercialista che tende a sconsigliare questo tipo di soluzione per avere meno lavoro e meno problemi, fai una valutazione accurata e dati alla mano effettua la tua scelta.

   

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26 Comments
ALESSANDRO CONSONNI

Maggio 13, 2022 @ 06:55

Reply

Buongiorno, quanto tempo occorre per trasformare una società sas in srl?
Grazie.

stefano

Febbraio 10, 2022 @ 07:33

Reply

Buongiorno

ma se il capannone e le case dei soci della snc vengono venduti ad un’altra società
tipo immobiliare dei figli che non c’entrano con la snc
diventano intoccabili da subito?

Mattia

Agosto 23, 2021 @ 12:00

Reply

salve, mia madre e mio zio sono in pensione ma allo stesso tempo sono soci con mio padre(non in pensione) di una SNC, io vorrei trasformarla in SRL subentrando ai soci in pensione. Mi conviene? quale tassazione sarebbe piu’ appropriata con un fatturato di 80k?

Valentina

Febbraio 6, 2021 @ 14:32

Reply

Buongiorno vorrei un parere.
Mio padre e mia madre sono soci di una snc.
Io vorrei fare il passaggio a sul subentrano io al loro posto,ma ogni volta le scuse sono mille. Ora vorrebbero creare due società perché dicono che è la cosa migliore a livello fiscale.. la snc affitta tutto alla srl. Io non sono d’accordo perché avere due società comporta due costi.. oltre il fatto che per questioni famigliari voglio che tutto sia di un unico socio.Potrei avere un consiglio .grazie

Alvise

Settembre 25, 2020 @ 10:47

Reply

Buon giorno, ho scoperto che la società di cui fa parte mia madre è una sas, dove lei è socia accomandataria, quindi con responsabilità illimitata!… mentre gli altri due soci, sono accomandanti con responsabilità limitata ecc… Ora, mia mamma ha 84 anni con demenza senile… vorrei cambiare/ trasformare la società in una che non comporti i rischi come quelli per un socio accomandatario di una sas! quale conviene, anche fiscalmente? Quali costi comporta? Serve un notaio? Servono le firme dei soci?
Grazie mille
Alvise

Roberto

Agosto 6, 2020 @ 21:39

Reply

Dopo 15 anni di SAS visto l’incremento di fatturato e l’enormità di tasse che ogni anno vado a pagare sto pensando di trasformare la società in SRL o SRL unipersonale, non so su quale delle due mi conviene.

Andrea

Giugno 17, 2020 @ 18:18

Reply

Ma la tassazione sui dividendi nel caso in cui è detenuta da persone fisiche non è fissa del 26%? Inoltre non sarà 50.000 l’utile spettante a ciascun socio ma (100.000- 24000-4000)/2. O mi sbaglio?

Omar Cecchelani

Giugno 18, 2020 @ 16:06

Reply

Non si sbaglia, ho corretto la tassazione dei dividendi con le nuove aliquote, ovvero l’imposta sostitutiva al 26%, per il resto della sua domanda si, ma non ho infatti scritto che l’utile per ciascun socio sarà di 50.000, però su quella cifra dovranno essere calcolati i contributi INPS del socio lavoratore

GILDA

Febbraio 20, 2020 @ 10:47

Reply

SE IO HO TRASFORMATO LA MIA SNC IN SRL IL 30/11/2018 IN VIGORE DALL 01/01/2019 ,DEVO NOMINARE I REVISORI ENTRO IL 16/12/2019? E I PARAMETRI SONO COMUNQUE QUELLI DA CONSIDERARE NEI DUE ANI PRECEDENTI QUINDI QUANDO ERO UNA SNC? (RICAVI ATTIVO E 20 DIPENDENTI).
GRAZIE IN ANTICIPO PER LA RISPOSTA

Omar Cecchelani

Luglio 24, 2020 @ 16:11

Reply

(TERMINI PER LA NOMINA DEL COLLEGIO SINDACALE OBBLIGATORIO – Qualora, nel corso della vita di una società, si verifichino i presupposti di cui all’art. 2477, commi 2 e 3, c.c. per la nomina obbligatoria del collegio sindacale, la medesima deve avvenire nel corso dell’esercizio successivo, entro trenta giorni dall’approvazione del bilancio (art. 2477, comma 6, c.c.).
Tale regola vale anche nelle ipotesi in cui l’obbligatorietà della nomina non dipenda dal risultato di uno o più esercizi ma da presupposti “istantanei”, quali l’esecuzione di un aumento di capitale ad un importo pari o superiore a quello minimo per le società per azioni, ovvero l’acquisizione del controllo di una società obbligata alla revisione legale dei conti.

Gabriella

Gennaio 12, 2020 @ 09:59

Reply

Ho trovato questo articolo molto interessante emolto approfondito. Grazie x averlo messo a disposizione del pubblico. Sicuramente continuerò a seguirla.

Romagna

Dicembre 16, 2019 @ 20:33

Reply

Buongiorno. Io vorrei passare da Snc a srl ma il mio commercialista me lo sconsiglia sempre. Io sono già in contabilità ordinaria. Sono una azienda di Autotrasporti con fatturato circa 700/800000 € e tutti gli anni pago valanghe di tasse. Siamo 2 soci. Mi converrebbe?

Omar Cecchelani

Dicembre 17, 2019 @ 16:15

Reply

Con quel fatturato, direi anche di si e non solo per una questione di imposte…

fabiano ferrucci

Ottobre 10, 2019 @ 23:38

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Gentile Omar Cecchelani, è possibile trasformare un consorzio di imprese individuali artigiane in una SRL?

Omar Cecchelani

Ottobre 17, 2019 @ 09:32

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In questo documento dovrebbe trovare le risposte che cerca: http://elibrary.fondazionenotariato.it/articolo.asp?art=08/0813&mn=3

Carmela B.

Settembre 15, 2019 @ 02:13

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Ottimo articolo e davvero interessante anche il suo libro, ci tenevo a dirlo e a consigliarlo ai lettori di questo sito!

Alfredo Manni

Luglio 19, 2019 @ 13:02

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Articolo davvero illuminante. Ho comprato il suo libro e posso dirle di essere davvero soddisfatto, mi ha fatto capire molte cose e mi sta aiutando a risparmiare…

Sto facendo anche io il passaggio da sas a srl e, devo dirle che è comunque una operazione molto costosa, tra commercialista, revisore e notaio siamo intorno ai 6000 euro… Speriamo bene…

Omar Cecchelani

Luglio 19, 2019 @ 15:26

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Grazie sig. Alfredo, sapere che il mio libro è di aiuto a molti di voi mi riempie di gioia e orgoglio e mi incentiva ad andare avanti… Riguardo il costo di trasformazione, molto dipende dal commercialista (non il revisore dei conti che farà la perizia) che, ovviamente vorrà la sua fetta di torta….

ROSSELLA POLI

Marzo 19, 2019 @ 15:31

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Sto cercando di capire cosa accade in caso di conferimento immobiliare. Se un immobile viene conferito in una società di persone che poi diventa srl le tasse sono le stesse che nel caso l’immobile venga conferito direttamente in una srl?

Omar Cecchelani

Marzo 20, 2019 @ 16:25

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Parlando di imposte per il conferimento di immobile in una società le cifre sono le seguenti:

– Imposta di registro: 9% (con il minimo di € 1.000)
– Imposta ipotecaria: € 50
– L’Imposta catastale: € 50.

Riguardo la domanda le imposte sono le medesime…

paolo severi

Dicembre 27, 2018 @ 17:12

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ma se volessi trasformare la mia sas in srl ordinaria avrei comunque bisogno di una perizia giurata?
Paolo Severi

Omar Davide Cecchelani

Dicembre 28, 2018 @ 10:04

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si

FABRIZIO TRAINA

Aprile 12, 2018 @ 13:22

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DOMANDA:MA IL PROPIETARIO DI UNA BOTTEGA AFFITTATA AD UNA SNC CHE DECIDE DI CAMBIARE IN SRL DEVE FARE QUALCHE COMUNICAZIONE ALL’AGENZIA DELLE ENTRATE?QUALI ALTRI COMPITI SPETTANO AL PROPRIETARIO E QUALI ALL’INQUILINO CHE HA CAMBIATO LA RAGIONE SOCIALE DA SNC AD SRL LASCIANDO INVARIATA LA PARTITA IVA? RINGRAZIO ANTICIPATAMENTE PER LA VS RISPOSTA

Omar Cecchelani

Luglio 24, 2020 @ 16:33

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Quando interviene una semplice trasformazione del conduttore da Snc a Srl, la normativa non prevede particolari comunicazioni al locatore (se non che questo non sia utile, ai propri fini fiscali, contabili e di gestionali).

Possiamo tranquillamente parlare, in un caso del genere, di continuità dei rapporti giuridici, con la conseguenza che non è necessaria la sottoscrizione di un nuovo contratto e che ogni nuova comunicazione dovrà essere inviata presso l’attuale sede della società SRL, indicando l’attuale denominazione societaria.

Da un punto di vista fiscale, la trasformazione dell’impresa conduttrice non comporta particolari adempimenti per il locatore.

Donato OCCHIOGROSSO

Marzo 31, 2018 @ 08:26

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Ho apprrezzato la disamina, seppur sintetica, ma organicamente esaustiva. Domanda? E’ possibile trasformare una S.n.c., già in attività, da tre anni, in S.r.l. semplificata? Grazie per l’eventuale cortese riscontro.

admin

Aprile 17, 2018 @ 16:19

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Direi che avrebbe poco senso, perchè il vantaggio della srls è quello di risparmiare i costi notarili, in questo caso non ci sarebbe alcun risparmio perchè l’atto non sarebbe quello costitutivo canonico di apertura di srls ma di trasformazione e comunque sarebbe necessario pagare anche la perizia al revisore contabile… Può trasformarla in srl ordinaria

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