La Legge di Bilancio 2022 ha introdotto alcune novità riguardanti il bonus affitto per i giovani. Vale a dire la detrazione IRPEF del 20% già prevista dal TUIR e applicabile sull’importo del canone di locazione versato da inquilini appartenenti a una determinata fascia di età.
Le modifiche hanno lo scopo di ampliare la platea dei beneficiari e stimolare l’indipendenza dei figli dai genitori, ovvero agevolare il distacco dal nucleo familiare. Andiamo a scoprire come funziona il bonus affitto per giovani under 31, quali requisiti sono richiesti per l’ottenimento, a quanto ammonta la detrazione e su quali immobili si può applicare.
Indice:
Cos’è il bonus affitto per i giovani
Il bonus affitto per i giovani è una misura rivolta a soggetti che decidono di sottoscrivere un contratto di locazione e hanno un’età compresa tra 20 e 31 anni non compiuti. L’agevolazione consiste in una detrazione IRPEF pari al 20% del canone di affitto da versare al proprietario di casa. Rispetto al recente passato, l’approvazione delle Legge n. 234 pubblicata in Gazzetta Ufficiale il 30 dicembre 2021 ha portato alle seguenti variazioni:
- il limite massimo di età passa da 30 a 31 anni, pertanto viene ampliato il numero dei possibili beneficiari;
- il periodo di spettanza riguarda non più i primi tre anni di contratto, bensì i primi quattro anni;
- l’agevolazione può essere richiesta anche a seguito di locazione di una porzione di casa, oppure di una singola stanza;
- l’importo minimo erogato aumenta da 300 euro a 991,60 euro. Nel caso la cifra fosse superiore al 20% del canone di affitto, la detrazione non può superare il limite massimo di 2.000 euro (il precedente tetto era di 2.400 euro).
È piuttosto evidente che il legislatore, con tali modifiche, abbia voluto incrementare l’aiuto in favore di giovani che, per motivi di lavoro o di studio, sono costretti a spostare la loro residenza lontano da casa e pagare l’affitto anche di un solo locale. Pensiamo agli studenti universitari fuori sede che, il più delle volte, stipulano contratti di locazione per porzioni di abitazioni o soltanto per singole stanze.
Significativo l’aumento del tetto minimo alzato a 961,60 euro, il che rende la detrazione decisamente più sostanziosa anche per chi versa affitti contenuti. Il rovescio della medaglia è l’abbassamento del limite massimo da 2.400 e 2.000 euro, riducendo così l’agevolazione solo a coloro che pagano canoni di locazione piuttosto alti con importi superiori a 10.000 euro annui.
Requisiti per accedere al bonus affitto per giovani
Per l’accesso all’agevolazione è necessaria la sussistenza dei seguenti requisiti:
- il beneficiario deve avere un’età compresa tra 20 e 31 anni non ancora compiuti;
- il reddito annuo complessivo del richiedente non può superare i 15.493,71 euro;
- il contratto d’affitto, stipulato secondo la legge 431/98, deve riguardare un’intera unità immobiliare, o una porzione della casa, a patto che sia destinata ad abitazione principale e risulti diversa dalla residenza dei genitori o di coloro a cui è affidato il beneficiario.
Ricordiamo che il bonus non può essere richiesto da soggetti senza un lavoro o incapienti. Il motivo è dovuto al fatto che, trattandosi di una detrazione IRPEF, il richiedente deve possedere un redditto, o comunque un lavoro con retribuzione tale da permettergli il raggiungimento di un’imposta lorda abbattibile.
A quanto ammonta l’agevolazione?
La detrazione applicabile sulla spesa necessaria al pagamento del canone di locazione è pari al 20%. La normativa ha introdotto un tetto minimo di 991,60 euro, che verrà corrisposto anche se il 20% dell’affitto risulta di importo inferiore. Ciò significa che, supponendo ad esempio un canone annuo pari a 9.800 euro, al beneficiario spetterà una detrazione di 1.960 euro.
Ipotizzando, invece, un affitto annuo di 4.000 euro la detrazione sarebbe di 800 euro. Essendo l’importo inferiore al tetto minimo, il soggetto riceverà comunque un bonus pari a 991,60 euro.
Per quanto riguarda invece il limite massimo, in un primo momento era stato fissato a 2.400 euro per poi abbassarlo a 2.000 euro. Quindi se l’affitto ammonta, per esempio, a 13.000 euro annui la detrazione del 20% risulterebbe di 2.600 euro. Siccome è stato superato il tetto massimo, al beneficiario verrà corrisposto un importo di soli 2.000 euro.
Quali immobili sono ammessi?
Quasi tutte le tipologie di immobili ad uso residenziale sono ammesse alla detrazione. Ai fini dell’agevolazione gli aspetti di maggior rilevanza riguardano il rispetto dei requisiti visti in precedenza e la stipula di un regolare contratto di affitto. Tuttavia, ci sono alcune categorie catastali escluse dal bonus e precisamente:
- categoria A1, abitazioni di tipo signorile;
- categoria A8, abitazioni in ville;
- categoria A9, castelli e palazzi con importanti pregi artistici o storici.
Non possono essere soggette al bonus affitto per giovani le unità immobiliari vincolate ai sensi della Legge n.1089 del 1 giugno 1939, gli immobili con finalità turistico alberghiere e gli alloggi di edilizia residenziale. In quest’ultimo caso fa testo la normativa in vigore a livello statale e regionale.
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