Bonus PC, Tablet e internet: cos’è e come richiederlo

Lo scoppio della pandemia da Covid-19 e il conseguente lockdown con chiusura di numerose attività economiche, nonché l’impossibilità della libera circolazione, hanno provocato grandi ed improvvisi cambiamenti nella vita di ognuno di noi. Molte persone hanno dovuto sviluppare un nuovo approccio lavorativo affidandosi per la prima volta allo smart working, mentre studenti e insegnanti hanno modificato il loro tradizionale rapporto di iterazione attraverso la didattica a distanza.

Il divieto di recarsi in ufficio o a scuola ha costretto lavoratori, docenti e studenti da una parte, imprese private e istituti pubblici dall’altra ad avvalersi di nuovi strumenti tecnologicamente aggiornati per adeguarsi alle ordinanze e far fronte alle limitazioni imposte dall’Esecutivo. Si tratta di spese inaspettate che vanno a pesare sui bilanci aziendali e familiari già messi a dura prova dalla crisi economica causata dall’emergenza sanitaria.

Come sappiamo il Governo ha cercato di intervenire attuando misure del tutto eccezionali e approvate in tempi alquanto rapidi grazie al Decreto Cura Italia e il Decreto Rilancio. Sono state introdotte una serie di agevolazioni e aiuti per sostenere il lavoro e le politiche sociali, tra cui il bonus PC, tablet e internet. Si tratta di un piano voucher affidato alla società Infratel Italia, con la finalità di offrire un contributo economico a famiglie ed imprese che intendono sottoscrivere un contratto per la connessione internet con banda ultra larga, oppure migliorare le prestazioni della connettività esistente, nonché munirsi di un nuovo PC o tablet.

Indice:

 

Bonus PC: cos’è e come funziona

 Bonus PC Tablet e internetIl bonus PC, tablet e internet rappresenta un’agevolazione per famiglie meno abbienti ed imprese che intendono acquistare apparecchi elettronici e servizi per accedere e navigare online. L’aiuto è stato introdotto col Decreto del 7 agosto 2020 attraverso un cosiddetto piano voucher per nuclei familiari a basso reddito e poi pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il 1° ottobre 2020. Il contributo va da un minimo di 200 euro fino ad un massimo di 500 euro, mentre le risorse messe a disposizione dallo Stato ammontano a circa 204 milioni di euro. Di conseguenza, per fruire del bonus è necessaria una certa velocità appena sarà possibile accedere all’iniziativa.

Il contributo economico fa riferimento all’acquisto di:

  • canone di abbonamento della durata di almeno 12 mesi per la connessione internet in banda ultra larga e relativi servizi di attivazione;
  • personal computer;
  • tablet;

In realtà, è improprio parlare di contributo per l’acquisto di PC e tablet. Infatti, come vedremo a breve, il bonus è applicabile solo per dispositivi elettronici ed informatici la cui fornitura rientra nei servizi compresi nella tariffa scelta e viene offerta dalla società telefonica con la formula del comodato d’uso.

Scopo dell’agevolazione è, come sempre, dare un sostegno alle fasce più deboli ed in particolar modo alle famiglie a basso reddito. A tal proposito l’erogazione del bonus è prevista in due distinte fasi e, nello specifico:

  • fase 1: lo sconto è applicato alle famiglie con ISEE inferiore a 20 mila euro, che non dispongono di connettività, oppure navigano online sfruttando una banda inferiore a 30 Mbit/s. L’agevolazione prevede un aiuto massimo di 500 euro, di cui 200 euro da applicare per il solo servizio di connessione ad internet;
  • fase 2: riguarda le famiglie con ISEE fino a 50 mila euro che potranno beneficiare di un contributo nella misura di 200 euro per la sola connettività internet, mentre per le imprese il bonus sale fino a 2.000 euro.

Come detto, l’agevolazione prevede il rimborso di quanto speso sotto forma di voucher. Tuttavia, è opportuno subito precisare che il sistema non equivale al classico metodo dei buoni da consegnare al punto vendita dove si effettua l’acquisto per ottenere un immediato sconto, ma avviene tramite un intermediario, ovvero un operatore telefonico aderente all’iniziativa. In questo caso, la società addetta alla gestione del bonus PC è Infratel Italia (Infrastrutture e Telecomunicazioni per l’Italia S.p.A.), azienda scelta dal Governo per occuparsi dell’attuazione dei Piani Banda Larga e Ultra Larga.

Il beneficiario dovrà contattare l’operatore telefonico abilitato, il quale erogherà il bonus applicando uno sconto sul canone o eventuali costi di attivazione e di fornitura del router. Per quanto riguarda personal computer e tablet, i dispositivi non possono essere acquistati direttamente dall’utilizzatore in un negozio di elettronica, ma saranno gli stessi operatori TLC a fornirli tramite il meccanismo del comodato d’uso.

 

Come effettuare la domanda per richiedere il bonus PC

La procedura per fruire del bonus PC, tablet e internet è molto semplice e non prevede l’invio di alcuna particolare domanda. Infatti, l’utente dovrà solo rivolgersi ad un operatore TLC di telecomunicazione iscritto al portale Infratel, il quale provvederà a proporre i vari pacchetti. Sull’eventuale offerta scelta verrà applicata la riduzione prevista, quindi il sistema non è propriamente un buono sconto da utilizzare per acquisti in un negozio fisico, oppure online.

Il bonus può essere elargito unicamente da operatori che gestiscono il servizio di connessione ad internet, quindi non è possibile recarsi presso un qualunque rivenditore e acquistare un apparecchio elettronico, o un dispositivo informatico, e richiedere l’agevolazione.

Per ottenere il bonus PC, il beneficiario dovrà presentare presso il canale di vendita messo a disposizione dagli operatori TLC i seguenti documenti:

  • richiesta di attivazione del bonus;
  • copia carta di identità o passaporto in corso di validità;
  • autocertificazione per attestare il rispetto del reddito ISEE non superiore a 20 mila euro e che altri componenti della famiglia non abbiano già fruito dell’agevolazione.

A questo punto, spetterà all’operatore TLC trasmettere i dati tramite il portale di Infratel e attivare il servizio di connessione con tariffa agevolata, oppure consegnare il PC o il tablet in comodato d’uso. Infine, lo stesso operatore dovrà inviare il verbale di consegna della merce con la firma del beneficiario e la documentazione che certifica il livello di servizio misurato.

Il contributo elargito dall’operatore TLC verrà recuperato tramite l’incasso sul proprio conto delle somme elargite che saranno inviate da Infratel entro i 60 giorni successivi. Al totale verrà applicata una trattenuta del 5% a garanzia dell’adeguata fornitura del servizio, successivamente restituita entro il termine di validità del piano voucher.

 

A chi spetta il bonus PC e tablet?

Inizialmente, potranno beneficiare del contributo tutte le famiglie con ISEE inferiore a 20 mila euro. Inoltre bisogna aggiungere come il bonus sia indirizzato alle persone sprovviste del servizio di connessione ad internet e coloro i quali vogliano migliorare la qualità di quella esistente.

Nello specifico il richiedente deve trovarsi in una delle seguenti condizioni:

  • non disporre di nessuna connessione ad internet;
  • disporre di una connessione con banda inferiore a 30 Mbit/s;
  • disporre di una connessione con velocità di almeno 30 Mbit/s ma volontà di passare ad una banda ultra larga fino ad un massimo di 1 Gbit/s.

Questo significa che per usufruire del bonus PC e tablet è necessario non essere in possesso di una connessione con velocità superiore a 30 Mbit/s.

Con il rispetto dei suddetti requisiti, il Governo intende promuove un miglioramento tecnologico, stimolando l’acquisto di un canone a banda ultra larga da parte di chi ancora non lo possiede garantendo una connessione internet veloce che vada progressivamente sostituire le connettività a bassa velocità. Ricordiamo che la legge riconosce un solo contributo per ciascuna famiglia presente nella stessa unità abitativa.

 

Requisiti minimi di connettività

Abbiamo già anticipato come il bonus PC richieda il rispetto di determinati requisiti relativi alla connettività internet. E’ un aspetto di primaria importanza perciò vale la pena approfondirlo.

La legge stabilisce che per aver diritto alla fruizione dell’aiuto economico l’utente dev’essere sprovvisto di connessione, oppure possederne una con larghezza di banda inferiore a 30 Mbit/s.

Inoltre il beneficiario dovrà scegliere un contratto che preveda la connettività con velocità di almeno 30 Mbit/s. Nello specifico, la connessione deve assicurare un minimo di 30 megabit per secondo in download e 15 megabit per secondo in upload. Inoltre, la banda minima garantita deve risultare rispettivamente di 15 e 7,5 Mbit/s. Il tutto ha lo scopo di incentivare il passaggio a connessioni ad alta velocità ed eliminare quelle offerte che propongono connettività con finta banda ultra larga.

Altro particolare da non dimenticare è l’obbligo di scelta dell’offerta migliore messa a disposizione. Ciò significa che, qualora la zona dell’utente risultasse coperta da due operatori, uno dei quali in grado di offrire una connessione a 1 Gbps, e l’altro invece alla sola velocità di 200 Mbps, si dovrà optare per la prima proposta per fruire così dello sconto.

 

Requisiti minimi per PC e tablet

L’iniziativa prevede la possibilità, da parte degli operatori TLC abilitati, di offrire nella tariffa internet anche il comodato d’uso di apparecchi informatici quali PC e tablet. La legge impone alle società telefoniche il rispetto di requisti tecnici minimi, stabiliti da un apposito manuale operativo per tutti i dispositivi elettronici inseriti nei vari pacchetti.

Altro obbligo per gli operatori riguarda la proposta di rinnovo del contratto che deve avvenire nei 45 giorni precedenti la scadenza. Inoltre, le società telefoniche dovranno garantire all’utente immutate condizioni del servizio per almeno l’intero anno a venire, comunque non è ammesso il peggioramento delle condizioni contrattuali.

Spetterà ad Infratel verificare tutte le offerte scontate che gli operatori invieranno tramite il portale e registrarle con l’attribuzione di un codice identificativo.

 

Recesso gratuito del canone soggetto a bonus

Un aspetto che assume una certa rilevanza riguarda la possibilità di applicare la clausola di recesso gratuito. A seguito di un ripensamento, l’utente può disdire il canone sottoscritto senza dover pagare alcun costo aggiuntivo.

Al contempo, potrà sfruttare il bonus per siglare un’altra offerta utilizzando la parte residua del contributo. Tutto ciò avviene a patto che la nuova tariffa garantisca, quantomeno, le medesime prestazioni assicurate dal precedente contratto.

 

Aggiornamento costante delle risorse

Come detto ad inizio articolo, il Governo ha stanziato circa 204 milioni di euro per sostenere il bonus PC e tablet 2020. Infratel provvederà ad aggiornare quotidianamente la disponibilità delle risorse, in modo che ogni contribuente che desidera sfruttare il bonus possa seguire sul portale l’andamento delle attivazioni e rendersi conto delle risorse ancora a disposizione.

Inoltre, sono previsti anche una serie di controlli per stabilire il rispetto dei requisiti richiesti, nonché l’adeguatezza e la veridicità delle offerte commerciali proposte dagli operatori TLC che hanno aderito all’iniziativa.

 

Da quando è possibile richiedere il bonus PC e tablet?

L’attesa per l’entrata in vigore del bonus PC è stata abbastanza lunga e in ritardo di qualche settimana rispetto alla tabella di marcia. Tuttavia, da inizio novembre dovrebbe essere possibile, per gli utenti con i requisiti previsti dalla fase 1, richiedere il contributo. Quindi i nuclei familiari con ISEE inferiore a 20 mila euro e connettività internet assente, o entro la velocità richiesta, potranno sottoscrivere un nuovo contratto con tariffa agevolata presso una delle società telefoniche aderenti all’iniziativa.

Successivamente, nella fase 2, anche famiglie con ISEE fino a 50 mila euro e imprese potranno beneficiare del bonus. L’uso del condizionale è comunque d’obbligo visto che alcune associazioni di categoria dei rivenditori di elettronica (AIRES e ANCRA) hanno presentato ricorso al TAR.

Il motivo è la loro esclusione dalla procedura di rilascio del bonus PC che, come abbiamo più volte sottolineato, riguarda solo operatori TLC abilitati. Se il tribunale amministrativo regionale del Lazio dovesse dare ragione ai rivenditori di elettronica è presumibile un’immediata sospensione dell’erogazione del contributo e il conseguente slittamento di molte settimane.

   

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