Come richiedere lo SPID e ottenere l’identità digitale

La sigla SPID è un acronimo ancora sconosciuto per la maggior parte delle persone è sta ad indicare il sistema pubblico di identità digitale.

In parole più semplici può essere definito come uno strumento per facilitare, a cittadini e imprese, l’accesso a tutti i servizi messi a disposizione dalle Pubbliche Amministrazioni che hanno aderito all’iniziativa del Governo.

In questo articolo proverò spiegare la procedura da effettuarsi per ottenere le credenziali e le opportunità offerte dallo SPID come, ad esempio, la possibilità di effettuare prenotazioni sanitarie per via telematica oppure accedere ai servizi online di INPS, INAIL e Agenzia delle Entrate: il tutto sfruttando un codice univoco.

Indice:

 

Cos’è lo SPID  (sistema pubblico di identità digitale)

Cos'è e come si richiede lo SPID per l'identità digitaleNell’introduzione, ho già spiegato che con il termine SPID venga indicato il sistema pubblico di identità digitale che rappresenta un rapido ed affidabile metodo di autenticazione promosso dall’AgID (Agenzia per l’Italia digitale) e fatto proprio dal Governo, che consente al cittadino di avere, con una login e password univoche, l’accesso immediato a tutta una serie di servizi offerti dalla Pubblica Amministrazione, Enti ed imprese aderenti.

Per godere di tale opportunità è necessario richiedere le credenziali (account e password), che consentiranno l’accesso online, direttamente dal PC di casa, e in molti casi anche da dispositivi mobile, a tutta una serie di servizi messi a disposizione degli Enti ed aziende aderenti al progetto.

Si potranno, tra le altre cose, inviare la dichiarazione dei redditi attraverso il sito dell’Agenzia delle Entrate, per chi gestisce un’attività d’impresa, svolgere molte pratiche burocratiche riducendo di gran lunga le tempistiche, accedere a CIVIS, al portale “Fatture e Corrispettivi” per la Fatturazione elettronica, per le cartelle esattoriali ad Agenzia delle Entrate Riscossioni, all’Agenzia del Territorio per le pratiche catastali, ecc.

Lo SPID nasce nel 2014, precisamente il 24 ottobre grazie ad un decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri. Successivamente, a metà 2015, sono stati emanati i regolamenti attuativi, per poi passare a rilasciare la certificazione ai gestori che ne hanno fatto richiesta.

I primi servizi disponibili online sono stati attivati a partire dal 2016. È bene precisare che lo SPID si basa su una collaborazione tra Stato ed aziende private, ovvero i cosiddetti gestori delle identità digitali che sono stati accreditati dall’AgID per poter erogare le credenziali di accesso ai vari richiedenti. Cittadini e imprese che intendono aderire, possono scegliere liberamente uno dei gestori certificati.

Per lasciare qualche numero riguardo lo SPID, secondo i dati dell’AgID, a maggio 2019 sono 4 mila le Pubbliche Amministrazioni attive: un dato fermo al dicembre 2017 e ben lontano dalle previsioni del Governo che puntava su 10 mila unità.

Il numero di credenziali rilasciate dai 9 gestori abilitati ha raggiunto quota 4 milioni e ha visto un’impennata in concomitanza con le ultime iniziative del Governo riguardanti: il reddito di cittadinanza richiedibile online unicamente attraverso lo SPID, il bonus docenti anche esso richiedibile soltanto con l’utilizzo dell’identità digitale, la fatturazione elettronica, per chi non era in possesso delle credenziali dell’Agenzia delle Entrate.

 

3 diversi livelli di sicurezza dello SPID

Il sistema pubblico di identità digitale prevede credenziali con tre diversi livelli, che si differenziano tra loro per il grado di sicurezza ed affidabilità in fase di autenticazione. In particolare abbiamo:

  • credenziali di livello I: consentono l’accesso online, attraverso password e nome account scelti dall’utente. Si tratta di un normale livello di sicurezza a cui è associato un rischio moderato; è applicato a tutti i servizi in cui, un eventuale uso indebito dell’identità, può avere un minimo impatto per il privato cittadino, l’impresa o la pubblica amministrazione.
  • Credenziali di livello II: sono specifiche per una categoria di servizi che richiedono un maggior grado di sicurezza come, ad esempio, quelli offerti dal Fisco. Anche in questo caso si potrà accedere  utilizzando nome utente e password, ma con l’aggiunta di un ulteriore codice generato al momento da un dispositivo a chiave variabile, di unico impiego e con scadenza temporale (One Time Password). Tale livello di sicurezza è associato ad un rischio più elevato in cui nei casi di indebito utilizzo dell’identità digitale verrebbero causati gravi considerevoli.
  • Credenziali di livello III: avviene un ulteriore incremento della sicurezza, con l’utilizzo di strumenti fisici (normalmente una smart card) messi a disposizione dal gestore dell’identità digitale e da impiegare, solitamente, per abilitare i pagamenti online. Si tratta di un livello ad altissimo grado di affidabilità in fase di autenticazione.

 

Come richiedere lo SPID

Per ottenere le credenziali del sistema pubblico di identità digitale è necessario rivolgersi ad un cosiddetto identity provider. Nello specifico è possibile richiedere il servizio a:

  • Poste,
  • Aruba
  • TIM (Telecom Italia Trust Technologies)
  • Infocert
  • Intesa (Gruppo Ibm)
  • Namirial
  • Register.it
  • Sielte
  • Lepida.

Si tratta di soggetti abilitati che hanno richiesto ed ottenuto la certificazione da parte dell’AgID e che offrono una modalità di erogazione del servizio di registrazione gratuita, ma in alcuni casi (Aruba, Infocert, Poste, Telecom Italia Trust Technologies e Lepida) anche a pagamento.

Per la richiesta dello SPID è necessario presentare un documento di identità in corso di validità (carta di identità, passaporto, patente o permesso di soggiorno) e la tessera sanitaria con indicato il codice fiscale. Inoltre, bisogna disporre di un indirizzo email e di un numero di cellulare utilizzato abitualmente (non ha alcuna importanza quale sia l’operatore telefonico).

Per i residenti all’estero, la procedura per ottenere lo SPID è identica, così come i documenti necessari. Anche in questo caso servono un numero di cellulare (compresi tutti i gestori telefonici esteri) e un indirizzo email, nonché un documento in corso di validità (carta di identità, passaporto o patente) che certifichi il codice fiscale.

Tutti i documenti dovranno essere fotografati, oppure scansionati, per essere allegati al modulo di richiesta da compilare online. Una volta verificato il possesso di tutto il necessario, non rimane che scegliere un identity provider.

Il gestore dell’identità digitale provvederà al controllo dei dati ricevuti e, in assenza di incongruenze o qualunque altro tipo di problema, rilascerà le credenziali SPID al richiedente.

 

Dove e a chi richiedere le credenziali SPID

Nel paragrafo precedente ho elencato gli identity provider, ovvero i soggetti presso i quali è possibile richiedere ed ottenere le credenziali SPID. Ad oggi i gestori dell’identità digitale con regolare licenza concessa dall’AgID sono nove.

Gli ultimi dati disponibili indicano come l’80% delle richieste siano state elaborate dal provider gestito da Poste Italiane, che sta provvedendo a rilasciare le credenziali SPID ai richiedenti.

 

Come funziona l’identificazione?

Il gestore, per poter rilasciare le credenziali SPID dovrà effettuare la CERTA identificazione del soggetto che ne fa richiesta. Tale processo può avvenire attraverso due modalità: in presenza o a distanza.

L’identificazione in presenza avviene mediante l’esibizione, da parte del richiedente, della documentazione cartacea. Si può effettuare nei seguenti modi:

  • recandosi presso la sede dell’identity provider;
  • a domicilio dell’utente su appuntamento.

Poste Italiane, ad esempio, offre la possibilità, a pagamento, di accertare l’identità attraverso il postino direttamente a casa del richiedente.

L’identificazione a distanza, invece, prevede più modalità:

  • accertamento dell’identità tramite webcam: solitamente è un servizio a pagamento, con un operatore che accerta in una sessione audio/video l’identità del soggetto che dovrà presentare un documento e rilasciare una dichiarazione;
  • identificazione avvalendosi di documenti di identità di tipo digitale;
  • tramite smart card e carta nazionale servizi (CNS) oppure una tessera sanitaria abilitata come CNS;
  • con firma digitale attraverso un token USB oppure una smart card.

 

Quali sono i servizi a cui si accede grazie allo SPID

Attraverso le credenziali SPID si può accedere ad un gran numero di servizi offerti dalla Pubblica Amministrazione. Tra i più importanti e utilizzati ci sono, senza dubbio, i servizi INPS che riguardano pensioni, disoccupazione, iscrizione di determinate categorie di lavoratori, etc.

Anche l’Agenzia delle Entrate mette a disposizione del cittadino con identità digitale attiva, servizi come l’invio della dichiarazione dei redditi, pagamento delle tasse con modello F24, compilazione di mod. F24 con saldo zero, modulo per il 730 precompilato, conversione ed invio dei file Reddti persone fisiche e imprese, controllo situazione debitoria con Agenzia delle Entrate riscossione e molto altro ancora.

Inoltre, non bisogna dimenticare alcuni servizi di Pubblica Sanità, istruzione e naturalmente l’INAIL. Di seguito un elenco della tipologia di servizi che si possono ottenere con lo SPID:

  • pratiche INPS e INAIL;
  • pagamento di tasse e tributi;
  • cassetto fiscale (una sorta di archivio personale online sempre aggiornato, che permette di ottenere immediatamente dati fiscali e verificare la documentazione relativa alle imposte versate);
  • Fisconline (serie di servizi telematici per consultare dati sulle dichiarazioni fiscali, informazioni catastali degli immobili, versamenti effettuati con modelli F24 – F23, rimborsi e atti registrati);
  • invio e richiesta documenti;
  • controllo e consultazione dei dati anagrafici;
  • visure camerali gratuite;
  • fatturazione elettronica;
  • richieste e prenotazioni SUAP (Sportello Unico Attività Produttive);
  • fascicolo sanitario elettronico;
  • CIVIS per comunicare irregolarità o dubbi relativamente ad avvisi bonari ricevuti.

Ci sono poi una serie di servizi che riguardano determinate categorie quali:

  • sistema giuridico e sicurezza pubblica;
  • popolazione e società (servizi dell’anagrafe, avvisi e notifiche, viabilità, certificazione e autocertificazione,  servizi sociali e della comunità);
  • istruzione, cultura e sport;
  • trasporti;
  • ambiente;
  • agricoltura, pesca, silvicoltura e prodotti alimentari.

Naturalmente ci sono prestazioni erogabili a livello nazionale, mentre molte sono presenti solo in alcune Regioni e non in altre. Per avere un elenco completo e dettagliato, vi consiglio di accedere al sito www.spid.gov.it dove i vari servizi vengono suddivisi per categorie e descritti con adeguata chiarezza.

 

Vantaggi dello SPID

Il servizio pubblico di identità digitale non è vantaggioso soltanto per il singolo soggetto, ma assicura una serie di benefici anche ad enti pubblici e imprese private. Lo scopo del legislatore nel creare lo SPID è stato, da una parte, semplificare la vita al cittadino che potrà accedere a svariati servizi senza dover perdere tempo recandosi di persona allo sportello, o dovendo memorizzare decine di “username e password” che, inevitabilmente, col tempo, andrebbero perse e, dall’altra, incentivare la nascita di nuove prestazioni che, ancora oggi, non sono disponibili per via telematica.

Tutto questo, utilizzando una sola coppia “username/password” che rappresenta un’ottima soluzione anche per invogliare chi non ha un buon rapporto con la tecnologia (in particolare le molte persone anziane), ad utilizzare i servizi online. Da sottolineare come molti identity provider forniscano app da scaricare sullo smartphone, in modo da avere accesso ai vari servizi, anche dal cellulare, in assoluta comodità e sicurezza.

Gli utenti che utilizzano l’identità unica digitale possono essere identificati molto rapidamente fornendo le proprie credenziali ed avendo immediato accesso, con la massima sicurezza e tutela della privacy, a tutti i servizi disponibili.

Le imprese private che attivano lo SPID per accedere ai propri servizi con una login unica, oltre a semplificarsi notevolmente le operazioni amministrative, hanno la disponibilità di un parco utenti senza la necessità di censimenti o identificazioni varie, eliminando i profili falsi e quelli duplicati. Inoltre, vengono meno i costi legati alla conservazione dei dati e alla protezione personale da attacchi hacker volti al furto delle credenziali data la sicurezza integrità del sistema.

Infine, è bene ricordare come lo SPID garantisca la massima protezione e riservatezza relativamente ai dati conservati ed è stato progettato per aumentare la trasparenza sulla gestione delle informazioni private, erogando servizi secondo il principio dei dati minimi. Tutti i dati sensibili rilasciati dall’utente non possono essere conservati dall’identity provider ed è anche assolutamente vietata la tracciatura di qualsiasi attività di qualsivoglia soggetto.

 

Quanto costa utilizzare l’identità digitale SPID?

Per almeno 2 anni il servizio pubblico di identità digitale per i privati cittadini è completamente gratuito (solo per i livelli 1 e 2 di sicurezza), indipendentemente dal gestore scelto. Tuttavia, molti identity provider mettono a disposizione dei servizi aggiuntivi a pagamento come, per esempio, l’identificazione a distanza.

Per quanto riguarda le Pubbliche Amministrazioni, lo SPID è gratis e senza una scadenza temporale. Le imprese private devono invece sostenere dei costi, anche se non è stato ancora stabilito un preciso sistema di pagamento. Probabilmente, si dovrà versare un canone annuo oppure una quota fissa per ogni identificazione o utente attivo.

La cosa certa e che sarà un valore uguale per tutti i gestori, quindi non avverrà nessun tipo di competizione sul prezzo. La lotta riguarderà invece i servizi aggiuntivi che saranno liberamente offerti con i costi ritenuti opportuni.

   

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1 Comment
Simonetta

Dicembre 10, 2022 @ 19:38

Reply

vorrei sapere dove guardare per avere il domicilio digitale

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