Cos’è, a cosa serve e come si accede al cassetto fiscale

Fino a non molto tempo fa, se un contribuente desiderava accedere alle proprie informazioni fiscali, non aveva altra scelta che rivolgersi all’ufficio territorialmente competente dell’Agenzia delle Entrate. In alternativa, poteva delegare per tale incombenza un intermediario, il quale si sarebbe preso l’onere di recarsi presso gli uffici competenti ed ottenere tutte le informazioni necessarie.

Oggi non è più così grazie ai servizi online messi a disposizione dall’Amministrazione Finanziaria. Tra questi c’è il cosiddetto cassetto fiscale: un servizio telematico completamente gratuito con cui un cittadino fiscalmente residente in Italia può consultare i dati relativi alle proprie dichiarazioni fiscali e reddituali presentate in passato e ottenere informazioni su studi di settore e indici sintetici di affidabilità fiscale nel caso fosse titolare di partita IVA. Ma non solo, c’è l’opportunità di reperire rapidamente i dati riguardanti eventuali crediti maturati col Fisco, verificare i pagamenti effettuati tramite modelli F24 e F23, nonché ottenere tutte le informazioni catastali del proprio patrimonio immobiliare.

Basta possedere le credenziali richieste, oppure effettuare l’accesso tramite lo SPID per loggarsi in pochi secondi al servizio online e controllare la propria posizione fiscale. È bene precisare che rimane sempre la possibilità di concedere la delega ad un terzo soggetto, ad esempio il commercialista di fiducia, il quale effettuerà le verifiche necessarie in nome del cliente. Il cassetto fiscale rappresenta uno strumento alquanto utile in generale, ma diventa di fondamentale rilevanza per giustificare la posizione a seguito degli accertamenti dell’Agenzia delle Entrate.

Alla luce di quanto detto, appare evidente l’importanza di sapere come accedere al servizio, come ottenere le credenziali richieste per l’accesso, quali informazioni sono disponibili e come vengono organizzate, quali operazioni possiamo compiere e la corretta procedura per delegare un intermediario. Lo scopo di quest’articolo è quindi quello di cercare di analizzare i suddetti aspetti in modo da sfruttare al meglio potenzialità e le opportunità concesse dal cassetto fiscale.

Indice:

 

Cos’è il cassetto fissale

cassetto fiscalePossiamo definire il cassetto fiscale come una grande banca dati, in cui l’Agenzia delle Entrate memorizza e organizza le informazioni di natura fiscale di tutti i contribuenti, rendendo pubblico l’archivio e offrendo un servizio online di consultazione, grazie al quale viene concessa la possibilità ad ogni cittadino di controllare la propria posizione fiscale in tempo reale. In questo modo, il contribuente potrà ottenere una serie di informazioni stando comodamente a casa propria, anziché doversi rivolgere di persona presso un ufficio competente, oppure al proprio commercialista. Delegare un professionista resta comunque una valida soluzione se non si ha dimestichezza con questi strumenti, tuttavia l’immediato accesso ai propri  dati fiscali e la possibilità di salvare e stampare tutti i documenti in modo autonomo risulta, decisamente, un metodo più pratico ed efficiente che varrebbe la pena prendere dimestichezza col mezzo sfruttandolo quando vi è l’esigenza.

Per utilizzare il cassetto fiscale sarà quindi fondamentale possedere un computer connesso a internet e richiedere le credenziali Fisconline / Entratel rilasciate dall’Agenzia delle Entrate, a meno che non si disponga già dell’identità digitale SPID, della Carta di Identità elettronica o della Carta Nazionale dei Servizi.

 

Chi può accadere al cassetto fiscale?

Nessun contribuente è escluso dal servizio, infatti per poter effettuare l’accesso è necessario essere un cittadino con residenza fiscale in Italia. Sono ammessi anche soggetti residenti in paesi stranieri, purché in possesso di un codice fiscale italiano.

Per richiedere le credenziali di accesso è possibile rivolgersi direttamente allo sportello di un ufficio dell’Agenzia delle Entrate, oppure, più rapidamente, via web tramite l’iscrizione ai servizi Fisconline o Entratel. In ogni caso è necessario un documento di identità in corso di validità. Ricordiamo che i possessori di un codice identificativo SPID possono consultare il cassetto fiscale senza ulteriori richieste di credenziali.

 

Come accedere al cassetto fiscale

L’accesso è consentito al contribuente che risulta registrato ai servizi telematici Fisconline / Entratel messi a disposizione dall’Agenzia delle Entrate, oppure possiede l’identità SPID, la Carta di Identità elettronica (CIE) o la Carta Nazionale dei Servizi (CNS).

Nello specifico, il soggetto può entrare nell’area riservata del portale dell’Agenzia delle Entrate utilizzando:

  • codice PIN, Username e Password se registrato a Fisconline;
  • codice personale se registrato a Entratel;
  • accesso diretto tramite SPID, cliccando sul pulsate Entra con SPID;
  • accesso diretto con Carta di Identità Elettronica, cliccando sul pulsante Entra con CIE;
  • accesso diretto con Carta Nazionale dei Servizi, cliccando sul pulsante Entra con CNS.

Una volta entrati nell’area riservata, sarà sufficiente cercare il menu “Consultazioni” e cliccare su “Cassetto Fiscale“.

Anche società ed enti posseggono il proprio cassetto fiscale, tuttavia l’accesso risulta riservato al solo legale rappresentante. Tale persona fisica dovrà entrare nella propria area personale e selezionare, come prima cosa, il menu “Profilo Utenti” e, successivamente, quello “Funzioni Rappresentanti Legali“, in modo da potersi registrare come gestore incaricato della società che rappresenta.

Infine, ricordiamo che il servizio telematico del cassetto fiscale è attivo tutti i giorni, con un’interruzione dalle 5 alle 6 per consentire interventi di manutenzione e aggiornamento del sistema.

 

Quali operazioni effettuare tramite cassetto fiscale

Grazie all’accesso al servizio telematico il contribuente è in grado di:

  • comunicare la propria dichiarazione dei redditi;
  • versare imposte, tasse e contributi;
  • consultare dichiarazioni fiscali presentate a partire dal 1998;
  • registrare atti;
  • accedere ad atti registrati a partire dal 1986;
  • consultare i dati catastali relativi agli immobili in possesso.

 

Informazioni contenute nel cassetto fiscale

I dati archiviati all’interno del cassetto fiscale sono opportunamente suddivisi in sezioni per consentire una più semplice ed intuitiva consultazione. Una volta in possesso delle credenziali sarà sufficiente accedere al portale, entrare nell’area riservata e selezionare un determinato menu, scegliendo tra:

  • dati anagrafici: qui è possibile trovare tutti i dati che identificano il contribuente (nome, cognome, data di nascita, codice fiscale e indirizzo di residenza). Nel caso di lavoratore autonomo titolare di partita IVA, sono presenti anche le informazioni riguardanti l’attività svolta, il codice ATECO, la sede della ditta, il luogo dove viene esercitata l’attività, nonché i dati del depositario dei libri contabili. In presenza di una società o associazione, troviamo anche le informazioni relative al rappresentante legale. Inoltre è possibile consultare l’elenco cronologico di tutti i domicili fiscali comunicati nel tempo all’Agenzia delle Entrate. Quest’ultima informazione diventa estremamente utile qualora fosse notificato un atto di accertamento;
  • dati patrimoniali: a partire dal 1986 sono stati archiviati tutti i dati relativi ad ogni atto registrato presso gli uffici finanziari;
  • dichiarazioni fiscali: in questa sezione sono memorizzati i dati di ogni dichiarazione fiscale presentata a partire dal 1998. È possibile visionare informazioni dei modelli Redditi Persone Fisiche, 730 precompilati, dichiarazioni IRAP e 770 (sia in versione semplificata che ordinaria), dichiarazioni IVA, lista dei redditi percepiti e comunicazioni delle dichiarazioni periodiche. Ogni titolare di partita IVA, lavoratore dipendente e pensionato può selezionare l’anno di interesse per consultare ed eventualmente salvare sul proprio computer in formato PDF, le certificazioni uniche rilasciate da committenti, datori di lavoro o enti pensionistici;
  • versamenti: rappresenta la sezione contenente tutti i pagamenti effettuati tramite modello F24 e F23. I dati riguardano sia versamenti eseguiti direttamente dal contribuente che attraverso un intermediario via web. Oltre a consultare le informazioni, è possibile scaricare sul proprio computer i PDF dei modelli con le relative quietanze di pagamento;
  • rimborsi: qualora il contribuente avesse versato imposte per importi superiori a quanto effettivamente dovuto, in questa sezione potrà consultare i dati dei crediti fiscali maturati da utilizzare in compensazione o chiedere a rimborso. Si va da crediti IRPEF fino a crediti IVA per lavoratori autonomi e titolari di attività imprenditoriali. Naturalmente è possibile consultare anche ogni compensazione effettuata in anni precedenti;
  • ISA / Studi di settore: la sezione contiene i dati degli indici sintetici di affidabilità fiscale (ISA) e degli studi di settore che determinante categorie di contribuenti hanno l’obbligo di trasmettere all’Agenzia delle Entrate. Tali soggetti possono scaricare su PC il file XML contenente il precalcolo ISA relativo al periodo di imposta su cui applicare gli indici sintetici di affidabilità fiscale;
  • comunicazioni: rappresenta la sezione in cui sono archiviati i dati delle comunicazioni relative a condono, concordato, concordato preventivo biennale, operazioni IRAP, Modello IVA, dichiarazioni di intento e Modello 730-4;
  • dati registro catastale: all’interno di tale sezione sono inseriti i dati catastali di ogni immobile in possesso del contribuente, e sarà possibile consultarne la rendita e il valore catastale, tutti i dati del Registro e ottenere Visure Catastali utili per le operazioni di compra-vendita immobiliare. La sezione può essere utilizzata anche per effettuare i versamenti di IMU e TASI.

Il cassetto fiscale contiene anche una speciale sezione definita “Agenzia delle Entrate scrive“. Si tratta di un’iniziativa pensata allo scopo di incentivare la cosiddetta tax compliance tra contribuente e Amministrazione Finanziaria. Un modo per prevenire situazioni anomale e, nel caso, invogliare a provvedere in modo autonomo e spontaneo a sanare la propria posizione, qualora fosse irregolare, attraverso una dichiarazione integrativa o il ravvedimento operoso.

 

Delega ad un intermediario

Il contribuente ha la possibilità di delegare un massimo di due intermediari, scegliendo una delle seguenti procedure:

  • presentare apposita delega firmata presso un ufficio territorialmente competente dell’Agenzia delle Entrate;
  • consegnare all’intermediario la delega sottoscritta con allegata copia della carta di identità. Il delegato dovrà provvedere a consegnare la documentazione ricevuta all’Agenzia delle Entrate, la quale invierà al contribuente un codice di attivazione. Se trascorsi 15 giorni dall’inoltro della delega da parte del professionista, il codice non è stato ancora recapitato, il delegante dovrà recarsi presso l’ufficio dell’Agenzia delle Entrate per effettuare l’attivazione della delega;
  • online per tutti gli utenti registrati ai servizi telematici Fisconline / Entratel, sfruttando la specifica funzione.

 

Durata e revoca della delega

La delega per accedere al cassetto fiscale ha una durata di 4 anni, dopodiché si può effettuare un rinnovo di altri 4 anni. Ciononostante, il delegante può revocare la procura in qualsiasi momento, comunicando la proprie intenzioni tramite il medesimo modulo utilizzato per la sottoscrizione.

La revoca può essere effettuata solo dal contribuente, mentre l’intermediario non deve far altro che prendere atto della decisione. Una volta comunicata la revoca del mandato all’Agenzia delle Entrate, il delegato non ha più accesso al cassetto fiscale del cliente.

 

Effettiva utilità del cassetto fiscale

Molti contribuenti sono convinti che il cassetto fiscale non sia un servizio particolarmente utile. Il motivo di tale critica sta nell’effettiva impossibilità di interagire in modo diretto con l’Amministrazione Finanziaria. Una valida motivazione visto che tale strumento nasce allo scopo di permettere la sola consultazione, impedendo l’interazione con l’Agenzia delle Entrate.

Tuttavia, non bisogna dimenticare il vantaggio dell’immediato accesso a moltissimi documenti e la possibilità di poterli salvare in formato PDF sul proprio device, creando così una sorta archivio telematico personale. Un aspetto di grande utilità nel momento in cui il contribuente riceve un accertamento fiscale o un avviso di irregolarità. In questi casi, è possibile esibire in pochissimo tempo tutti i documenti richiesti, in modo da giustificare, ed eventualmente sanare, la propria posizione.

 

Limiti del cassetto fiscale

Il cassetto fiscale è uno strumento in continua evoluzione e sottoposto a periodici aggiornamenti per fornire il maggior numero di informazioni possibili. Il sistema informatico è piuttosto efficiente, e consente all’Agenzia delle Entrate di archiviare, entro circa 10 giorni dall’operazione fiscale, i nuovi dati del contribuente e mantenere aggiornata la sua posizione.

Ciononostante, il cassetto fiscale presenta il limite oggettivo di non concedere al cittadino l’aggiornamento autonomo. Pertanto, se il soggetto si accorge di un’anomalia nelle informazioni riscontrate è costretto a recarsi di persona presso un ufficio dell’Amministrazione Finanziaria per richiedere la rettifica dei dati.

   

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